Un settore della cosmesi in grande espansione negli ultimi anni è certamente quello delle creme solari che permettono una protezione più o meno accentuata a seconda dei desideri del cliente o della sensibilità della pelle. Le creme solari, però, presentano un po’ di problemi dal punto di vista dell’inquinamento del mare e di conseguenza della salute del pesce e di chi il pesce se lo mangia, cioè noi.Il fulcro delle creme solari sono i cosiddetti filtri solari che rallentano l’azione dei raggi solari. Questi filtri, però, passano dalla nostra pelle all’acqua del mare ed infine allo stomaco dei pesci, volendo trascurare la flora marina.
Il problema è variegato, bisogna studiare il tasso d’inquinamento dei filtri solari e gli effetti che può avere sul mare, sui pesci e sulla nostra salute. L’Università di Genova, grazie ad un sistema innovativo, riesce a rilevare anche quantità minime di questi materiali, nell’ordine di ng/l, ed ha stabilito che, “I campioni prelevati in Liguria in una piscina di acqua di mare e in prossimità delle spiagge di Camogli, San Fruttuoso e Santa Margherita Ligure, hanno dimostrato che i filtri solari si accumulano: dalla crema passano all’organismo e da qui all’ambiente”. Lo studio dell’Università, però, afferma anche che i livelli di inquinamento per il mare non sono preoccupanti. Quindi almeno il primo problema è superato.
Resta il problema di comprendere se e come i pesci possano assorbire i materiali presenti nei filtri solari. Si parla comunque di agenti chimici che certamente non sono commestibili. Dei ricercatori svizzeri hanno eseguito uno studio sui pesci d’acqua dolce esposti a questo tipo di agenti chimici ed hanno evidenziato come questi vadano a finire nell’organismo dei pesci con effetti deleteri. La concentrazione in uno specchio d’acqua dolce, però, è decisamente maggiore rispetto al mare. La stessa ricerca applicata ai pesci di mare, infatti, non ha evidenziato alcun tipo di accumulo associabile ai filtri solari.
Resta un’ultima domanda. Una volta assimilati dai pesci questi agenti chimici potrebbero danneggiare le persone? Un bel pesce arrosto potrebbe causare dei danni all’organismo di chi lo mangia? Al momento la risposta è no, ma non c’è la certezza che sia così anche in futuro. Alcuni di questi agenti, infatti, possono essere interferenti endocrini che simulano l’effetto degli estrogeni. Questo tipo di interferenti assunti in grandi quantità sono dannosi per l’organismo, ma questa è un’eventualità ancora tutta da provare oltre che piuttosto improbabile.