Una delle conseguenze trascurate dell’attacco dell’11 settembre, è stata la grande quantità di amianto che è stato disperso nell’ambiente.
11 settembre 2001. Una data che chi c’era non può dimenticare, e chi non c’era non può non averne sentito parlare almeno una volta. L’abbattimento delle Torri Gemelle senza dubbio a breve verrà studiato nei libri di scuola ed inserito nei programmi ministeriali. È una data che ha cambiato il mondo, ed ha avuto un forte riflusso non solo per chi abita a New York e per i familiari delle vittime, ma anche per tutta la politica internazionale. Ciò di cui si parla maggiormente è delle responsabilità di Al Qaida e degli Stati Uniti nelle rappresaglie belliche successive.
Mentre è meno trattato il tema della dispersione dell’amianto, provocato dalla distruzione e dallo scioglimento delle Torri Gemelle. Per tutto il secolo scorso l’amianto, con il nome brevettato di Eternit, è stato inserito in case, edifici, sia nelle strutture esterne che interne. In Italia c’è stato un caso gravissimo di contaminazione da amianto nel Monferrato, a causa delle scorie di una industria posta nelle vicinanze.
La Comunità europea ha bandito da parecchio tempo l’utilizzo dell’amianto nelle costruzioni. Purtroppo è ancora utilizzato nelle fabbriche e negli edifici dei Paesi in via di sviluppo. L’inquinamento da amianto è causato dalle polveri e dai metalli pesanti che si staccano nella frantumazione del materiale, finendo direttamente nei polmoni degli abitanti, data la loro volatilità.
Alcune aree ad oggi sono state bonificate, ma purtroppo non tutte. L’amianto uccide in maniera silente. I suoi effetti si manifestano a lungo termine. Come era frequente negli anni Sessanta, anche le Torri Gemelle sono state costruite con una buona percentuale di amianto. L’Eternit era resistente, economico ed ignifugo.
Il crollo delle Torri sotto l’attentato terroristico è stato oggetto di studi non solo politici e sociologici, ma anche ambientali. Difatti le 400 tonnellate di materiale a base di amianto, piombo, mercurio, benzene e diossine può aver inciso incredibilmente sullo stato di salute degli abitanti di Manhattan.
Alcuni studi sono stati effettuati sui vigili del fuoco che all’epoca dell’11 settembre hanno partecipato alle operazioni di soccorso. Uno studio del 2011, a 10 anni di distanza dalla tragedia, ha mostrato che coloro che per giorni hanno rimosso rifiuti e detriti delle Torri Gemelle hanno il 19% in più di probabilità di contrarre il cancro.
E non ci si può fare molto. Secondo le stime sono tra 410mila e le 525mila le persone che hanno respirato l’amianto, di cui la maggior parte sono coloro che hanno lavorato in loco dopo il crollo. A quanto pare nel 2041 si potrebbero manifestare tutti i danni sulla salute dovuti al crollo delle Torri Gemelle.
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