Succede oggi: sono già passati 10 anni dall’elezione al soglio pontificato di Papa Bergoglio, alias Papa Francesco. Facciamo un breve recap dei principali avvenimenti successi durante questo periodo.
Sono ormai passati 10 anni da quando è stato eletto al soglio pontificale il 13 marzo 2013. Papa Francesco alla veneranda età di 86 anni è il 266esimo Pontefice latinoamericano della storia della Chiesa Cattolica, nonché primo membro della Compagnia di Gesù a ascendere a ruolo massimo. Abbiamo già visto le recenti dichiarazioni che lo stesso Jorge Mario Bergoglio ha rilasciato alla televisione svizzera Rsi in cui rivelava di non essere in salute e di accettare di buon grado di lasciare il ruolo nel caso la stanchezza gli avesse mai annebbiato la testa. “Si governa con la testa, non con le gambe“, ha detto senza esitazione. Al momento nessuna volontà di lasciare quindi ma la possibilità che si ripeta quanto accaduto con Ratzinger non è da escludere.
Già dalla scelta del nome Francesco, Bergoglio mise da subito al centro del suo Pontificato la semplicità e uno stile di vita all’insegna della povertà. Anche la sua decisione di lasciare gli appartamenti vaticani per trasferirsi nella vicina Casa Santa Marta dimostra la sua volontà di cambiare quanto la Chiesa come istituzione aveva sempre messo come priorità. Trasferirsi nel residence voluto da Giovanni Paolo II e costruito tra il 1992 e il 1996, è stato inteso come gesto di un cambiamento profondo in atto nell’istituzione che si sta avvicinando sempre più al popolo allontanandosi dal ruolo mistico in cui invece fino ad ora era stata collocata.
L’elezione di Bergoglio arriva dopo quattro fumate nere. La Capella Sistina che ospita capolavori inestimabili del Michelangelo, ha visto riunirsi il Concistoro che fino all’ultimo non aveva considerato “papabile” il nome di Jorge. Quando il Cardinale Tauran però alla fine pronunciò il suo nome, lo sgomento era percepibile. Tanto che si disse che i “Cardinali sono andati a prendere quasi alla fine del mondo”.
La sua elezione non è stata affatto semplice, infatti il Vescovo di Roma ha ereditato una Curia divisa, finanze dissestate, lo scandalo della pedofilia e anni davvero terribili sotto tutti i punti di vista. Benedetto XVI l’aveva definita “Ingravescente aetate”, non riferendosi solo alla sua età avanzata ma anche ad un periodo storico gravoso a cui neppure lui era riuscito a porre rimedio.
Dalla questione migranti, la “solitudine” del Covid, la guerra tra Russia e Ucraina. Bergoglio sta compiendo un importante passo per portare la Chiesa ad una maggiore umanizzazione dei ruoli avvicinandola a tematiche di attualità come il celibato dei religiosi, l’omofobia, l’ascolto delle vittime di stupri, questioni ecologiche e rispetto delle materie prime. Le Poste Vaticane hanno deciso di dedicargli ben 4 francobolli per commemorare il profondo lavoro sul campo che il Pontefice sta compiendo con egregi risultati:
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