Lunedì 17 e martedì 18 luglio il cielo sarà costellato di stelle cadenti, uno spettacolo da non perdere e da ammirare tutto di un fiato: vediamo insieme cosa accadrà
Le “stelle cadenti” sono un fenomeno celeste tra i più spettacolari e suggestivi che il firmamento può offrire alla Terra. Sono chiamate impropriamente stelle, perché in realtà sono meteoriti, enormi ammassi di gas con una combustione a temperature elevatissime. In pratica la loro composizione è fatta di pezzi di roccia e ghiaccio mischiati a frammenti di detriti spaziali, che, a contatto con l’atmosfera terrestre, si disintegrano, producendo l’effetto scia luminosa che tanto piace e affascina anche i meno romantici. Sì perché il cielo quando si illumina con le meravigliose lingue di luce è uno spettacolo ipnotico, che non lascia indifferenti, e che nel corso dei secoli ha arricchito leggende e credenze popolari, che ancora oggi persistono, regalandoci intere notti di desideri inespressi, ma molto sentiti.
Un altro errore comune è quello di pensare che siano gli sciami meteorici ad entrare nell’atmosfera terrestre, quando invece avviene esattamente il contrario. La Terra, lungo la sua orbita intorno al Sole, si avvicina ad alcune particolari regioni in determinati periodi dell’anno. Queste regioni spaziali ospitano un gran numero di detriti e frammenti lasciati dalle comete di passaggio e, nel momento in cui avviene il contatto con l’atmosfera, bruciano sfavillando, innescando la pioggia di stelle cadenti tanto amate. La Terra segue sempre il medesimo percorso orbitale e quindi gli sciami si materializzano sempre negli stessi periodi temporali, creando dei veri e propri “appuntamenti celesti” a cui non si può proprio mancare.
Gli sciami cosmici meteorici devono il loro nome alle costellazioni dalle quali sembrano provenire e cadere sulla Terra. Ed è così che abbiamo potuto creare una sorta di calendario degli appuntamenti celesti con le stelle cadenti più famose e spettacolari che illuminano il cielo in determinati periodi dell’anno. Luglio è il mese delle Aquilidi che si presenteranno all’appello nella notte tra il 17 e il 18 luglio, quando intorno all’ 01,00 am, è previsto il picco dello sciame. Le Aquilidi prendono il loro nome dalla costellazione dell’Aquila punto di irradiazione di questo gruppo di “stelle cadenti”, un’area identificata tra lo Scudo e il confine orientale dell’Aquila, le due costellazioni di riferimento per approcciarsi a questo evento suggestivo che sarà particolarmente luminoso e sfavillante in questo anno, grazie all’assenza della Luna che sarà Nuova proprio il 17 luglio.
L’estate però in genere è ricordata per la famosa notte di San Lorenzo che cade ogni 10 agosto, momento nel quale le meteore in questione sembrano provenire dalla costellazione di Perseo, quindi le Perseidi, da cui ovviamente prendono il loro nome. In questo caso è la cometa 109/Swift-Tuttle che passa vicino alla Terra, la responsabile dei detriti riscontrabili in quella regione spaziale, che danno vita ogni metà agosto all’incredibile notte di San Lorenzo, incrociando l’atmosfera terrestre. Quest’anno però la Luna illuminerà il cielo e l’osservazione dello sciame delle Perseidi non sarà ottimale quando si avrà il picco nella notte del 12 agosto, rimanendo però nell’immaginario popolare la notte più attesa e magica di sempre, con tutti i desideri da realizzare.
Seguendo il calendario è possibile sapere i periodi nei quali gli sciami sono visibili a occhio nudo dalla Terra, partendo da gennaio che vede nella prima settimana splendere lo sciame delle Quarantidi, mentre tra il 20 e il 24 aprile appaiono in tutto il loro fulgore le Lyridi. I primi di maggio invece sono allietati dall’osservazione dello sciame Eta Aquaridi. Delle Perseidi agostane abbiamo ampiamente parlato, e si arriva ad ottobre quando, tra il 16 e il 30 sono apprezzabili le Orionidi. Tra il 14 e il 21 novembre entreranno a contatto con l’atmosfera terrestre le Leonidi e per finire nel cielo invernale di dicembre, tra il 7 e il 17, si può godere dello spettacolo offerto dalle Geminidi. Desideri da esaudire per tutto l’anno dunque, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
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