La TV a colori è di certo uno degli elettrodomestici che ha segnato la modernità più recente e oggi cade l’anniversario della prima che è stata messa in vendita
Una storia che sembra lunghissima e che invece è iniziata solo nel 1954 con la commercializzazione del primo modello, evidentemente molto diverso dalle TV di oggi, in grado di captare e restituire le trasmissioni a colori. Un salto di qualità rispetto alle trasmissioni in bianco e nero.
Mentre ci prepariamo tutti agli ultimi aggiornamenti della nuova piattaforma DVB-T2 per la trasmissione in chiaro, è interessante anche andare a vedere gli albori della TV che tutti i giorni si sperimenta con il telecomando. Una storia che prosegue e che oltre agli schermi televisivi coinvolge anche adesso altre tipologie di schermi che hanno beneficiato, per la loro evoluzione, anche proprio dei primi modelli di TV a colori.
La evoluzione della tecnologia di trasmissione dal bianco e nero a colori inizia negli Stati Uniti. Era infatti il 25 marzo 1954 quando la società RCA porta nei negozi il modello TC-100. Una TV all’epoca ritenuta quasi al limite della fantascienza proprio perché in grado di restituire il colore delle immagini originali. Lo standard di trasmissione che poteva essere captato delle TC-100 era il neonato NTSC, il formato che ancora oggi viene utilizzato negli Stati Uniti e che si differenzia dal sistema PAL che invece viene utilizzato in Italia e in altri paesi.
Gli esperimenti per portare al grande pubblico la TV a colori erano iniziati l’anno precedente e dopo la messa in commercio di questa prima TV a colori ne vennero molte altre a breve giro. Il prezzo all’epoca era di circa 1000 dollari, un prezzo di certo non destinato a tutti e che corrisponde oggi a circa 11 mila dollari. Per avere lo stesso tipo di trasmissione anche in Italia dobbiamo però aspettare ancora altri 30 anni da quel 1954.
Le prime trasmissioni a colori arrivano ufficialmente nel nostro Paese diversi anni dopo con un ritardo rispetto ad altri Paesi europei e mondiali. Un ritardo venutosi a creare per l’impossibilità di decidere tra sistema PAL e sistema SÈCAM. Dall’altra parte, ed è interessante notare questo particolare, avremmo potuto iniziare ad avere programmi a colori già dagli Anni ’60, dato che la Rai sperimentava già con questa tecnologia. Il primo programma a colori, con immagini straordinarie per l’epoca, fu trasmesso però il primo febbraio 1977 dopo l’esperimento delle Olimpiadi del ’76.
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