L’oceano non è un posto semplice dove viaggiare. Ci possono essere avvenimenti improvvisi che possono mettere in pericolo i viaggitori com’è successo a Tami.
Viaggiare in mare, si sa, non è la cosa più facile del mondo. A volte possono succedere cose impreviste che possono prendere una piega molto pericolosa e creare tanto spavento. Quante volte, infatti, sono state diffuse notizie di persone disperse in mare? Tantissime volte. Tutte notizie che lasciano senza parole e che fanno subito pensare a quanto grande possa essere la disperazione in quei momenti.
La stessa situazione è capitata ad una donna che, insieme al suo compagno, era sul suo yacht. All’improvviso, però, è successo qualcosa di inaspettato. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire più nel dettaglio di cosa stiamo parlando. Tutto quello che è successo in quel momento e il racconto fatto dalla diretta interessata. I dettagli vi lasceranno davvero senza parole, scommettete?
Tami sopravvissuta ad un nubrifagio
Protagonista della storia è Tami, una donna che era in viaggio, insieme al compagno. Improvvisamente il loro yacht è stato colpito da un urgano che ha dato vita ad una vera e propria tempesta. Purtroppo il compagno non ce l’ha fatta ma lei, finita la tempesta, si è risvegliata.
Nonostante la gamba ferita, ha cercato di sopravvivere, bevendo anche l’acqua piova per evitare la disidratazione. Dopo ben 41 giorni, e navigando con l’aiuto di una semplice carta nautica, la donna è stata salvata da una nave mercantile. Una storia che ha dell’incredibile.
Tempesta oceano: come sopravvivere dopo un nubrifagio
Ma quali sono le regole base di sopravvivenza dopo un nubifragio? La prima cosa da fare è assolutamente inevitabile è quella di procurarsi i mezzi di sostentamento, vale a dire acqua e cibo ovviamente. Se si hanno a disposizione anche dei mezzi per segnalare la presenza in mare (come per esempio dei razzi) il tutto sarà molto più semplice.
La seconda cosa da valutare è la sicurezza del posto. Se la situazione meteorologica lo permette. meglio restare dove si è, soprattutto se già è stata segnalata la presenza. Al contrario, meglio cercare un posto protetto se le condizioni meteo sono particolarmente avverse. Per quanto riguarda il momento, meglio percorrere a favore di vento una distanza tanto più lunga rispetto a percorrere una piccola distanza contro vento. Bsogna puntare non a piccole isole ma a grandi coste.