Durante la pandemia, si sono osservati due effetti significativi riguardo all’inquinamento. Uno positivo, relativo all’inquinamento esterno: uno studio pubblicato su Nature Scientific Reports ha dimostrato che dal momento del lockdown, la quantità di inquinanti nell’aria è diminuita del 50-60%, portando a un notevole calo del livello di smog e alla salvezza di almeno 500 vite umane.
Tuttavia, l’effetto negativo riguarda l’inquinamento domestico: la qualità dell’aria all’interno delle case è nettamente peggiorata e il tempo trascorso in ambienti domestici è aumentato fino al 90%. Ma la notizia dello studio è un’altra. Infatti leggendo le pagine del lavoro svolto dalla George Washington University si evince che le case sono ricche di sostanze inquinanti. Addirittura 45!
Inquinamento domestico: le tante sostanze in casa
Bisogna essere consapevoli della presenza di sostanze come il biossido di azoto e il particolato, così come il benzene e il xilene, all’interno delle nostre case, che possono rappresentare un alto tasso di inquinamento e potenziali fonti di veleni. Non si deve essere allarmisti, ma neanche nascondere la testa sotto la sabbia.
Per proteggere la nostra salute, bisogna fare attenzione a non sprecare denaro e nuocere al nostro organismo scegliendo prodotti per migliorare la qualità dell’aria domestica. Sarebbe preferibile optare per prodotti naturali, come il vapore e le piante, che sono in grado di contrastare efficacemente senza compromettere la nostra salute, le 45 sostanze chimiche dannose individuate dalla George Washington University all’interno delle nostre case.
Le sostanze più inquinanti
I prodotti che più inquinano in casa possono essere divisi in due categorie: i materiali per la costruzione e gli arredi, e i prodotti di uso corrente. Nel primo gruppo ci sono vernici per interni, mobili in legno pressato, amianto, formaldeide nelle resine, fibre minerali sintetiche, composti organici e pavimenti che rilasciano formaldeide. Nella seconda categoria troviamo deodoranti spray, prodotti per la pulizia, fornelli a gas, candele profumate e detersivi. Nella prima categoria troviamo:
- Vernici per interni
- Mobili in truciolato
- Amianto
- Formaldeide nelle resine per tappeti e isolanti
- Fibre minerali sintetiche in vetro e ceramiche
- Composti organici, come il benzene, nella colla per il parquet
- Pavimenti che emanano formaldeide
Mentre nella seconda categoria troviamo:
- Deodoranti spray
- Prodotti per la pulizia
- Fornelli a gas
- Candele profumate
- Detergenti
Secondo le raccomandazioni dell’EPA, l’ente americano per la protezione dell’ambiente, la soglia limite per il particolato fine è di 12 microgrammi, molto più simile alla soglia OMS che a quella europea, che ha quindi evidenziato la “inadeguatezza” dei limiti fissati in Europa. Analogamente, per il PM10, che ha un impatto sulle vie aeree superiori, la soglia europea è di 40 microgrammi, mentre l’OMS consiglia di ridurla a metà.
Come contrastare l’inquinamento domestico
Pur essendo compito delle istituzioni a livello nazionale e internazionale implementare nuove strategie per combattere l’inquinamento, ciascuno di noi può adottare semplici accorgimenti per ridurre le proprie emissioni e minimizzare i rischi dell’inquinamento atmosferico e indoor. Questi consigli sono particolarmente importanti per coloro che soffrono di patologie cardiovascolari, poiché le polveri sottili rappresentano uno dei principali fattori di rischio per tali patologie.
Evitate di fare attività fisica all’aperto in zone particolarmente trafficate, soprattutto durante le ore di punta. Preferite i percorsi meno inquinati se si cammina o si va in bicicletta, scegliendo le prime ore del mattino o le ore serali. Usate il marsupio per tenere i bambini piccoli al di sopra dello strato più inquinato dell’aria quando si esce a passeggio, invece del passeggino.
Non fumare in auto o in casa, soprattutto se ci sono dei bambini presenti. Ventilare le stanze regolarmente per evitare l’accumulo di sostanze nocive, ma evitare di farlo durante le ore di punta del traffico. Le finestre dovrebbero essere aperte almeno due o tre volte al giorno per cinque minuti, e continuamente durante la cottura dei cibi. Se ci sono bambini in casa, l’aria deve essere cambiata ogni quattro-sei ore, preferibilmente durante il giorno.
Dipingete le pareti di casa con vernici atossiche ed ecologiche. Usate prodotti naturali per le pulizie, come aceto e bicarbonato, invece di prodotti chimici dannosi per la salute. Mantenete l’umidità della casa al di sotto del 40-50% per evitare la formazione di muffe e acari. Evitate i profumi in spray e i prodotti per la pulizia contenenti formaldeide. Usate un aspirapolvere con filtri efficienti, come il filtro antiparticolato (HEPA), che possono rimuovere anche le particelle di polvere più piccole.