Perché si è allontani da uno zoo? Le motivazioni possono essere varie: comportanti sbagliati e pericolosi su tutti. Ma questa volta…
Gli zoo sono spesso suddivisi in diverse sezioni o habitat, ognuno dei quali riproduce le condizioni naturali dell’habitat originario degli animali ospitati. Gli animali possono essere esposti in recinti all’aperto o al chiuso, e in alcuni casi possono anche essere addestrati per esibizioni o spettacoli. Negli ultimi anni, gli zoo sono stati oggetto di dibattito per le preoccupazioni riguardo al benessere degli animali in cattività.
Molti gruppi per i diritti degli animali sostengono che gli zoo non siano un ambiente adeguato per la vita degli animali selvatici e che invece gli sforzi dovrebbero concentrarsi sulla conservazione degli habitat naturali degli animali. Tuttavia, molti zoo moderni si concentrano sulla conservazione degli animali e sulla promozione della sensibilizzazione ambientale, fornendo cure e attenzioni per gli animali ospitati e contribuendo alla ricerca scientifica per la conservazione delle specie minacciate. Ma questa volta i protagonisti di questa storia sono degli animali che potrebbero essere (tranquillamente) usciti da un film di Checco Zalone.
Via dallo zoo. Il motivo è incredibile
Moltissime persone – 9 milioni per l’esattezza – al cinema hanno visto le disavventure di Checco Zalone in Quo Vado. Nella pellicola, il protagonista decise di creare uno zoo all’interno di una casa calabrese confiscata dalla stato. Il tutto per usare gli animali requisiti alla mafia locale. E tra questi c’era anche un pappagallo, tanto bello quanto volgare. E se si pensa che è sola finzione, è un gravissimo errore.
Infatti il personale della riserva naturalistica Lincolnshire Wildlife Park ha notato un insolito comportamento di cinque pappagalli che, invece di esprimere i loro richiami normali, emettevano oscenità e insulti, tra cui l’espressione “fuck off”, a chiunque si avvicinasse a loro. Questi pappagalli sembravano incoraggiarsi a vicenda a emettere frasi offensive.
Secondo il responsabile del parco, Steve Nichols, di solito siamo abituati a sentire volgarità da parte dei pappagalli, ma mai così intensamente da un gruppo di cinque uccelli. Inoltre, nonostante si trovassero all’aperto, i pappagalli non si sembravano calmarsi ma, al contrario, sembravano eccitati.
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Quando i pappagalli furono esposti al pubblico, diversi visitatori riferirono di essere stati insultati per ben 20 minuti. Tuttavia, il sig. Nichols ha precisato che i clienti sembravano divertirsi molto e non si erano riscontrati problemi particolari, sebbene ci fossero dei bambini presenti e ci fosse qualche preoccupazione al riguardo. In ogni caso, gli uccelli sono stati separati e messi in isolamento per evitare ulteriori insulti e volgarità.