Nonostante appaiano innocui, molti animali erbivori possono rivelarsi pericolosi per l’uomo. Dal cigno all’ippopotamo, ecco i 5 più temibili.
Alcuni animali appartengono alla categoria degli erbivori e cioè tutte quelle specie che per nutrirsi si cibano di piante, frutti e vegetali. Questi non sono dei predatori, il che significa che non cacciano altri esseri viventi. Ma la tipologia di alimentazione non li rende meno pericolosi nei casi in cui questi vengono attaccati. Gli animali erbivori sanno infatti benissimo come difendersi e possono rivelarsi davvero pericolosi per l’uomo.
Tra gli erbivori più pericolosi troviamo al primo posto l’ippopotamo. Il cosiddetto “cavallo di mare” è infatti un’animale che, grazie alla sua mole e alle sue fauci, è in grado di uccidere un uomo con molta facilità. Quando infatti il loro ambiente o il branco vengono minacciati, per potersi difendere attaccano e la loro carica ma soprattutto il morso sono letali.
La pressione generata dalla morsicata di un ippopotamo si aggira attorno agli 800 kg forza. Proprio per questa loro capacità sono tra i maggiori responsabili di morti umane nel continente africano e per questo considerato l’animale più pericoloso dell’Africa.
L’elefante africano è il più grande mammifero terrestre e di conseguenza anche il più grande della specie degli erbivori. La sua stazza così imponente lo rende un vero e proprio pericolo per chi si trova a fronteggiarlo. Se lasciati vivere in tranquillità e senza essere minacciati, non hanno ragione di manifestare la loro violenza. Quando al contrario si sentono in pericolo non esitano ad utilizzare la loro potenza per attaccare.
L’elefante africano infatti, a differenza di quello indiano di natura più pacata, è molto pericoloso quando si tratta di difendere il branco o i cuccioli. Questo animale lotta quotidianamente per la sopravvivenza, è infatti una specie a rischio di estinzione a causa del bracconaggio che da anni li sta sterminando per poter ricavare l’avorio dalle loro zanne.
È proprio in casi come questi che gli elefanti si sono trovati ad attaccare gruppi di esseri umani, rivelandosi letali per coloro che tentavano di ucciderli.
Un altro animale a rischio di estinzione a causa del bracconaggio selvaggio è il rinoceronte. Le sue zanne e il suo prezioso corno sono anch’essi in avorio e per questo vengono sterminati interi gruppi. Il rinoceronte è anch’esso un animale erbivoro che si nutre di germogli, piante e frutti e non ha quindi necessità di cacciare per potersi sfamare.
Ma come nei casi precedenti, sono degli animali che vivono in branco e per difendersi da pericoli esterni mettono in atto tutta la loro forza e violenza. Infatti non sono rari i casi di cariche di rinoceronti verso curiosi “safaristi” in Jeep che si trovano a percorrere terreni da loro occupati.
Non solo imponenti animali del continente africano, anche nel nostro paese abbiamo degli erbivori che possono rivelarsi pericolosi per gli uomini. Sicuramente tra questi è da annoverare il Toro. Un bovino di grande mole, dotato di forti corna che vengono utilizzate come delle vere e proprie armi se, anche in questo caso, si sentono minacciati o vengono attaccati.
Le corna vengono infatti utilizzare per poter essere affondate nell’avversario e provocare gravi ferite in alcuni casi mortali.
Tra i più insospettabili forse troviamo il cigno, l’uccello acquatico che per antonomasia è sinonimo di grazia e bellezza. Il suo aspetto però può trarre in inganno e rivelarsi invece uno tra gli animali erbivori più pericolosi per l’uomo.
Proprio perché considerati animali dotati di molta calma, vengono spesso sottovalutati e “stuzzicati” da chi si trova ad incontrarli. In situazioni come queste i cigni mettono in atto il loro modo di difendersi e per farlo beccano con ripetitività la vittima e colpiscono con le loro grandi ali, arrivando ad essere anche mortali nei casi di attacchi più gravi.
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