Secondo un recente report sono frutti estivi i cinque più contaminati da pesticidi in assoluto. È il risultato di un’indagine che ha analizzato migliaia di campioni frutta
L’estate si sa è la stagione in cui probabilmente si consuma più frutta. Un po’ perché con il caldo la voglia di mangiare qualcosa di fresco aumenta, un po’ perché è la stagione della frutta più gustosa: anguria, melone, pesche e albicocche, le opzioni sono tante e per tutti i palati.
Purtroppo un recente studio condotto dalla Pesticide Action Network, che ha analizzato migliaia di campioni di frutta nell’arco di ben otto anni, ha evidenziato come proprio tra la frutta estiva si trovano le varietà più contaminate da pesticidi in assoluto. Quali sono questi frutti e quali i pericoli emersi per la salute?
Contaminazione da pesticidi: quali i frutti estivi più contaminati
È durato ben otto anni, dal 2011 al 2019, uno studio della Pesticide Action Network che ha analizzato migliaia di campioni di frutta per misurare il quantitativo di pesticidi residui lì contenuti. L’indagine si è concentrata sulla presenza dei pesticidi più dannosi per la salute umana, monitorando anche se negli anni la quantità e il tipo di pesticidi avesse subito variazioni e quale tipo di frutta fosse maggiormente contaminata.
I risultati non sono stati incoraggianti: i ricercatori hanno evidenziato un’aumento nel tempo dell’utilizzo di pesticidi, anche se le normative europee già da anni richiedono una loro diminuzione. Sotto accusa i pesticidi più pericolosi per la salute umana, con conseguenze che possono andare da un’incremento del rischio di malattie cardiovascolari, diabete e tumori.
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Ma veniamo alla frutta. Negli otto anni dello studio sono stati analizzati 97.170 campioni di frutta, portando all’individuazione di una cinquina particolarmente contaminata. Si tratta di frutta estiva e troviamo, in ordine decrescente di contenuto di pesticidi, more, pesche, fragole, ciliegie e albicocche.
Il 51% in particolare di more analizzate presenta tracce di pesticidi potenzialmente pericolosi per la salute, una percentuale abbastanza alta. Oltre a questi frutti ce ne sono altri due che hanno visto aumentare negli anni il contenuto di pesticidi e sono i kiwi e le pere.
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I kiwi sono passati dal 4% di residui nel 2011 al 32% nel 2019. Le pere, invece, secondo la ricerca, sono il frutto più contaminato per numero di pesticidi trovati al loro interno. Nelle pere analizzate sono stati rinvenuti, infatti, fino 5 pesticidi diversi in contemporanea. Particolarmente a rischio quelle prodotte in Belgio e quelle prodotte in Portogallo.