La storia di un fallimento quello che ha colpito la Turchia tanti anni fa: una città fantasma abitata solo da 732 castelli: la tragica storia ha fatto il giro del web.
Partire è sempre una forte emozione, tra le cose piu’ belle che possa fare l’uomo. Un modo per mettersi alla prova e scoprire sempre qualcosa di nuovo. Ecco perché si afferma non senza problemi che il viaggio è un arricchimento personale, non tornerai mai per come sei partito. E poi ogni angolo del mondo è affascinante.
Non si può affermare che ogni posto non sia bello, una continua scoperta. Se vuoi vedere qualcosa di strano ed altamente suggestivo, consigliamo di andare in Turchia, il motivo? Te lo sveliamo immediatamente ma sappi che rimarrai a bocca aperta, vuoi scommettere? Scopriamo qualcosa di piu’ su questo Paese.
A parte l’arresto forzato a causa del Covid, la pandemia che ha paralizzato il settore dei viaggi, possiamo dire come questo ambito abbia ricevuto notevole impulso e pian piano sta recuperando il terreno dopo un’epidemia catastrofica come quella che abbiamo vissuto, non senza strascichi psichici che lamentiamo ancora oggi. Ma è ora di andare avanti e di esplorare il mondo.
Una delle mete che i turisti stanno riscoprendo è la Turchia, Paese apprezzato anche da noi italiani. Ma non vi è solo Istanbul, la Turchia infatti vanta altre bellezze architettoniche, storiche ma anche degli spunti su cui riflettere. E’ il caso della città città fantasma di Burj Al Babas. Collocato al centro del Paese, è un villaggio residenziale ma non è affatto abitato. Eppure in passato è stato protagonista di un investimento molto corposo, generato poi in fallimento.
Cos’è successo? Siamo a Bolu, vicino alla città di Mudurnu e se vi trovate lì a passare – o magari andrete lì spediti spinti dalla curiosità – sappiate che troverete non uno, ma ben 732 castelli identici, come nella foto sopra riportata. Costruzioni che rievocano un po’ il mondo fatato Disney ma non siamo in un parco divertimenti.
Progettato per essere un quartiere di lusso quindi destinato alla fascia ricca della popolazione, è caduto tuttavia in disgrazia in seguito alla bancarotta del consorzio delle imprese che hanno costruito. Una “Disneyland” abbandonata ma che merita di essere vista per le emozioni che trasmette; fascino, bellezza o angoscia come qualcuno ha scritto sul web.
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