Il climate change è una minaccia che si fa sempre più concreta ed è uno dei temi centrali del nostro tempo. Il riscaldamento globale avrà un impatto sulla salute umana e sul pianeta stesso. Gli scienziati prevedono un aumento delle condizioni meteorologiche estreme e imprevedibili in tutto il mondo e ben presto molti luoghi saranno molto diversi da come li conosciamo. Alcuni più caldi, alcuni più freddi, più umidi o addirittura più secchi.
Quello del cambiamento climatico, come testimonia la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici attualmente in corso, è dunque un argomento sempre più attuale. Proprio per questo è arrivato il momento di leggere 8 cose scioccanti che dovresti sapere sui cambiamenti climatici.
Negli ultimi decenni la preoccupazione per il riscaldamento globale si è intensificata, ma il riscaldamento globale non è un argomento così recente come si può pensare. Nel 1896, lo scienziato svedese Svante Arrhenius ipotizzò un collegamento quantitativo tra i cambiamenti nella concentrazione di anidride carbonica e il clima. Infatti, Arrhenius fu il primo sostenere che la combustione dei combustibili fossili avrebbe potuto portare a un aumento del riscaldamento globale. Purtroppo, una previsione pienamente azzeccata.
Cina, Stati Uniti, India, Russia e Giappone sono i maggiori emettitori di gas serra e insieme contribuiscono a oltre il 50% delle emissioni di anidride carbonica. Le maggiori quantità di questi gas provengono dall’utilizzo di combustibili fossili, soprattutto carbone, per la produzione di elettricità. Inoltre, questi Paesi ospitano grandi industrie che emettono grandi quantità di CO2 come sottoprodotto.
Se le temperature globali continueranno ad aumentare gli eventi estremi saranno sempre più frequenti: lunghi periodi di siccità, pericolose inondazioni e, in alcuni luoghi, intense carenze idriche. La scarsità d’acqua è uno degli aspetti che preoccupa maggiormente. Secondo le Nazioni Unite, nell’ultimo secolo l’uso dell’acqua è più che raddoppiato rispetto al tasso di crescita della popolazione ed entro il 2025 i due terzi della popolazione mondiale abiterà regioni soggette a stress idrico soprattutto a causa dei cambiamenti climatici, con circa 1,8 miliardi di persone che vivranno in aree colpite da scarsità d’acqua.
Immaginare l’Artico senza il ghiaccio è difficile ma, secondo una ricerca pubblicata su Science nel 2016, questo sarà uno scenario possibile nel prossimo futuro, con estati senza ghiaccio entro il 2040. Inoltre, la rapida fusione dei ghiacci ai poli, causata dal riscaldamento globale e dal riscaldamento degli oceani, avrà degli effetti a cascata che interesseranno le specie che dipendono dall’ecosistema artico come l’orso polare.
Secondo il rapporto IPBES del 2019, il cambiamento climatico ha già avuto effetti negativi sugli habitat del 47% dei mammiferi e del 23% degli uccelli. Le specie che non riusciranno ad adattarsi rapidamente a un clima che cambia altrettanto velocemente avranno un futuro incerto. L’aumento della temperatura media, con picchi estremi di caldo, mette già in pericolo moltissime specie di piante e animali. Queste specie si ritrovano a dover fronteggiare un clima molto diverso da quello a cui erano adattati da migliaia o milioni di anni e l’uomo non farà eccezione. Il fenomeno dei ‘migranti climatici’ in fuga dalle zone più calde della Terra è quanto mai attuale.
Le popolazioni di zanzare nell’Artico stanno crescendo rapidamente, con sciami di dimensioni mai osservate prima, a causa dell’aumento della temperatura. Al Polo Nord la temperatura è aumentata di circa 2°C e uno studio prevede che queste zanzare saranno più numerose, con sciami sempre più grandi. Questi animali non causano danni agli esseri umani, ma potrebbero diventare un problema serio per i caribù e per gli altri mammiferi artici, finendo per disturbare pesantemente l’ecologia della tundra artica.
I cambiamenti climatici non sono soltanto un problema ecologico, ma interesseranno anche l’economia mondiale. A fronte di una ricchezza mondiale stimata in circa 500 trilioni di dollari, un rapporto delle Nazioni Unite del 2019 ha fornito una stima del costo dell’aumento delle temperature globali di 1,5°C. Un clima instabile porterà a problemi irreversibili, come la riduzione drastica della produzione alimentare, danni agli ecosistemi ed eventi estremi sempre più frequenti e dannosi, per un costo stimato di 54 trilioni di dollari.
L’isola, chiamata New Moore dagli indiani e South Talpatti dai bengalesi, è stata a lungo contesa e ora è completamente sommersa. Una controversia durata quasi trent’anni tra India e Bangladesh a cui i cambiamenti climatici hanno posto fine. Infatti, l’innalzamento delle acque oceaniche causato dal riscaldamento globale ha definitivamente chiuso la questione. Anni prima, la stessa sorte era toccata a Lohachara, un’altra piccola isola indiana, che, abbandonata dalla popolazione nel 1996 e inghiottita dall’oceano, è considerata dal mondo scientifico la prima isola abitata a essere stata sommersa dalle acque oceaniche per cause imputabili al fenomeno del riscaldamento globale.
Scopri come un semplice gesto di pochi minuti, come spostare i mobili dai termosifoni, può…
Quale tipologia di plastica può andare nel microonde? Controlla il simbolo e scopri tutto quello…
I Cantieri della transizione ecologica lanciati da Legambiente fanno tappa in Piemonte: scopriamo di cosa…