A causa dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento il 90% delle specie marine potrebbero estinguersi entro il 2100. Lo rivela uno studio
Mai come negli ultimi mesi si sta parlando dei cambiamenti climatici, una situazione della quale se ne conosceva l’esistenza ma che si è probabilmente sempre fatto finta di non vedere o capire. Servono soluzioni efficaci e celeri perché altrimenti si arriverà ad un punto dal quale non si potrà più tornare indietro e sarà impossibile fermare il declino.
Dalla siccità al riscaldamento globale, dall’inquinamento all’estinzione degli animali, sono solo alcuni delle cause e conseguenze dei cambiamenti climatici. Una grande realtà dalla quale dipende l’esistenza dell’essere umano e dell’intero pineta stesso. Purtroppo le previsioni sul futuro non sono rosee. Ad esempio secondo l’Onu entro il 2050 la quantità di plastica supererà negli oceani la quantità di pesci che lo abitano. Secondo un nuovo studio, invece, entro il 2100 sarebbe una percentuale pari al 90% quella degli animali marini che si estingueranno.
Secondo quanto riportato da un nuovo studio, entro l’anno 2100 gli oceani potrebbero diventare inabitati in quanto il 90% degli animali marini si estinguerà. La causa principale di questo probabile disastro saranno le emissioni di gas serra che porteranno le temperature ad essere sempre più elevate e ciò causerà l’acidificazione delle acque. Le specie marine scompariranno.
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