Il referendum dedicato all’acqua pubblica, per il quale si voterà domenica 12 e lunedì 13 giugno 2011, si farà. Per quanto riguarda l’acqua, ci saranno due votazioni da fare: entrambe in termine abrogativo. La prima riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, mentre la seconda la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Vediamo insieme perché è importante esprimere un parere.
Gli intenti del referendum sull’acqua pubblica
I due quesiti del referendum che riguardano l’acqua pubblica, come indicato dai testi, vogliono abrogare o confermare, a seconda dell’esito. Se vincerà il SI’ verrà fermata la privatizzazione dell’acqua e verranno tagliati fuori i profitti dal settore idrico. Se vincerà il NO, tutto resterà invariato.
Privatizzazione dell’acqua pubblica e Decreto Ronchi
L’idea di privatizzare l’acqua è nata dalla volontà del Ministro Andrea Ronchi, il quale ha fatto emettere un decreto omonimo nel 2009 il quale ha previsto il passaggio dalla gestione di un bene demaniale (e quindi a disposizione di tutti i cittadini) da imprese pubbliche a imprese private (totalmente o parzialmente). Se da una parte c’è chi sostiene che la gestione da parte di società private sia migliore, la maggior parte pensa che l’interesse primario delle aziende private sia il profitto. Che quindi, ricadrebbe sulle bollette che i cittadini dovranno pagare.
Andiamo a votare!
In conclusione, anche se è scontato ribadire che secondo noi la privatizzazione dell’acqua sia una cosa dannosa, spetta a ciascuno di noi esprimere la propria preferenze. E’ importante che si vada a votare, espletando così un diritto ma anche un dovere. L’indifferenza o il qualunquismo verso temi così importanti rappresenterebbe la morte della democrazia. Andiamo a votare!