A Fukushima delle acque contaminate si sono riversate nel sottosuolo. Si può ipotizzare il verificarsi di un altro disastro ambientale? E’ difficile rispondere a questa domanda, perché siamo in una situazione ancora prematura, ma sicuramente l’attenzione è d’obbligo. In tutto sono state 15 tonnellate le acque che sono fuoriuscite da un deposito della nota centrale nucleare in Giappone, anche se gli esperti sottolineano che si può attribuire ad esse solo un livello di radioattività piuttosto basso. Non ci sarebbero quindi allarmi, ma, in una condizione di paura generale, bisogna stare attenti.
Come molti hanno fatto notare, Fukushima ha rilasciato nell’atmosfera più materiali radioattivi di Chernobyl, ecco perché non bisogna trascurare la prudenza. In effetti è da dire che l’intervento degli addetti ai lavori è stato tempestivo, in modo da risolvere la fuoriuscita dell’acqua radioattiva. Fukushima conta i danni del nucleare: intorno alla centrale nucleare è stato trovato anche del plutonio.
In seguito al terremoto in Giappone incombe il pericolo nucleare, che si esprime anche in questi incidenti successivi, che fanno temere per la sostenibilità ambientale e per la salute dei più. È comunque fondamentale non abbassare la guardia, per evitare il ripetersi di altre catastrofi ambientali, in grado di mettere in pericolo la vita stessa delle persone.
La sicurezza nucleare in questo senso è fondamentale. A Fukushima si dovrà lavorare ancora molto, ma si spera di essere sulla buona strada, anche le conseguenze dell’esplosione nucleare non tardano a farsi sentire. Sull’acqua contaminata riversatasi nel sottosuolo si cercano ancora le cause.
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