Nelle abbuffate natalizie bisogna fare attenzione ad un alimento in particolare: l’ananas. Ecco il motivo per il quale andrebbe evitata
Natale è ormai alle porte, e i preparativi per il cenone della vigilia ed il pranzo di Natale stanno per iniziare. Inizia la corsa alla spesa, capire cosa preparare, se badare alla tradizione oppure lasciarsi andare in nuove esperienze, variando il menù.
Si cerca sempre di stupire gli ospiti con pietanze in particolare, ma è bene sapere che in questo periodo storico andrebbe tassativamente evitato di consumare un alimento in particolare: si tratta dell’ananas. Spieghiamo i motivi del perché sarebbe consigliato evitarlo.
Perché non dovremmo mangiare l’ananas a Natale? Ma per fare un discorso un po’ più ampio, verrebbe da dire che non sarebbe il caso di mangiarla per tutto il periodo natalizio. Infatti, uno studio condotto parte dell’agenzia Studio Fieschi ha sottolineato come alimenti di questo periodo subiscano un forte impatto a causa del cambio climatico. E uno di questo è proprio l’ananas. Infatti, per averlo sulle nostre tavole, l’impatto ambientale sarebbe enorme.
È emerso che per arrivare appunto sulle nostre tavole, il viaggio che devono condurre è lunghissimo. Generalmente aereo, per migliaia di chilometri, riversando per il trasporto una quantità di emissioni inquinanti enorme. Le stime parlano di oltre 1.000 gr. ogni mille chilometri di un volo. Di certo non si può parlare di una scelta sostenibile. Andrebbe quindi premiato, laddove possibile, sempre un alimento con impatto ambientale decisamente minore. Si intenda quelli coltivati a chilometro zero, i cui costi e impatti di trasporto vanno a gravare almeno il 90% in meno sull’ambiente.
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In un periodo molto delicato circa l’inquinamento globale, il cambiamento climatico è un tema che deve stare a cuore a tutti. Iniziando paradossalmente dalle nostre tavole. Sembra banale immaginare che da un solo ananas per allietare i nostri ospiti, si possa risolvere il problema. È proprio questa la concezione in cui bisogna entrare: ognuno di noi deve fare la propria piccola parte. Anche se si pensa che sia in misura minore, è sempre un punto di inizio per provare a combattere le problematiche ambientali provocate stesso dall’uomo.
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