L’amianto è un materiale pericoloso per la salute umana, che se diventa rifiuto deve essere smaltito come tale. Le sanzioni per chi lo abbandona
Fino a qualche decennio fa era frequente notare i tetti delle costruzioni insustriali, o destinate a capannoni, costruite in eternit. L’eternit è stato bandito nel 1992 dalla legge. L’eternit è una particolare varietà di amianto. Il problema dell’amianto purtroppo è ancora in vigore. Dopo 30 anni dal veto di costruire in amianto in Italia esistono ancora strutture composte da questo pericoloso materiale. L’amianto è cancerogeno per l’uomo, e lo è ancora di più sotto forma di eternit. L’ternit è più friabile di altri materiali, per cui le particelle di amianto si spargono facilmente nell’aria entrando nelle vie respiratorie umane.
È stabilito che l’amianto può rimanere anni depositato sul fondo dei polmoni, o anche tutta la vita. In questi casi aumenta enormemente la possibilità di sviluppare un tumore ai polmoni. Il Ministero della Salute lo conferma con delle schede informative apposite sulla pericolosità dell’amianto e sulla normativa vigente in Italia. Difatti, per legge, i datori di lavoro ed i proprietari delle strutture adibite ad attività professionale che contengono amianto rischiano multe molto salate ed anche conseguenze penali.
Amianto, le sanzioni per chi lo abbandona e lo trasporta
La normativa italiana che regola l’amianto, e cerca di tutelare i cittadini dall’esposizione, disciplina anche quando esso diventa rifiuto. A maggior ragione pericoloso, l’amiano che diventa rifiuto è privato di ogni responsabilità umana che ne controlli lo stato e l’eventuale degradazione. Di conseguenza è ancora più pericoloso. I decreti legge che puniscono chi abbandona l’amianto in strada si occupano del materiale stesso e dell’abbandono di rifiuti pericolosi in generale. In questo caso l’aggravante è costituita non solo dal comportamento scorretto e dal danno ambientale, ma anche dalla pericolosità per l’essere umano.
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Per il trasporto di rifiuti pericolosi (e quindi anche l’amianto) in assenza delle prescritte autorizzazioni è previsto ai sensi dell’art. 256 comma 1 del Decreto Legislativo 152 del 2006, l’arresto da sei mesi e fino a due anni e sanzione pecuniaria da euro 2.600 fino ad euro 26.000. È inoltre prevista ai sensi dell’art. 260 ter comma 4 dello stesso decreto la confisca del mezzo.
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La norma sanziona anche il semplice abbandono di rifiuti pericolosi con la sanzione da euro 600,01 ad euro 6.000,01 ai sensi dell’art. 255 comma 1 del Decreto Legislativo 152/06, per chiunque abbandona o deposita rifiuti pericolosi ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee. Quindi abbandonare l’amianto è un’azione poco etica ed anche ad alto rischio. Chi possiede materiali in amianto di cui disfarsi deve chiamare una ditta che li smaltisca adeguatamente ed inoltre che bonifichi anche l’area in cui l’amianto era presente, nettandola dal pericoloso materiale.