L’abbandono dei cani in estate è un fenomeno che certamente fa discutere. E’ una crudeltà frutto dell’insensibilità di alcuni individui, che non tengono conto dell’amore nei confronti dei nostri amici a quattro zampe. Per questo, anche per sensibilizzare i più, Boomerang ha deciso di proclamare il 13 agosto la giornata contro l’abbandono degli animali, promuovendo l’evento “Io ci metto il muso”, che avrà come testimonial il famoso gatto Garfield del noto cartone animato. L’evento avrà come spazio di diffusione quello virtuale di Facebook: per partecipare si deve mettere come immagine del profilo il logo “Garfield – Io ci metto il muso”.
Si può anche personalizzare l’immagine e inserire un messaggio a favore degli animali. La pagina Facebook da seguire è questa: voi parteciperete? Sarebbe davvero un’ottima iniziativa, per dare un segno di solidarietà ai nostri amabili e dolcissimi animali. Speriamo di essere in molti a promuovere questo evento e ad adottare il logo di Garfield, per proclamare il nostro affetto verso gli animali domestici.
GR
Elisabetta Canalis per Peta: nuovo spot contro l’abbandono
A cura di Gianluca Rini
Elisabetta Canalis è la protagonista di un nuovo spot contro l’abbandono degli animali. Lo spot è stato realizzato per conto della Peta e si basa sul doppio senso implicato dalla parola inglese hot, che può essere intesa sia come sexy, ma anche come caldo. La campagna infatti è proprio in difesa dei cani abbandonati al caldo in auto. Nel video dello spot la Canalis esprime tutta l’ansia e la sofferenza che un animale è costretto a subire quando viene lasciato in macchina in una giornata d’estate. Infatti, anche se il finestrino è aperto, il caldo rischia di mettere molto in difficoltà i nostri amici a quattro zampe, i quali rischiano anche di morire.
La Canalis cerca di fuggire dalla trappola in cui si trova, dall’abitacolo dell’automobile che a poco a poco si va riscaldando. Elisabetta tuttavia appare inerme e non riesce a difendersi. Via via che passa il tempo la nota showgirl comincia a soffrire tutti i sintomi caratteristici di un colpo di calore: aumenta il battito cardiaco, la sete, l’ansia e si verifica anche una mancanza di coordinazione.
E’ proprio questo che si verifica ai nostri amici animali, che vengono abbandonati in macchina con il caldo. Gli esperti della Peta hanno specificato che gli animali, sottoposti ad un colpo di calore, possono subire danni cerebrali o possono arrivare alla morte in soli 15 minuti.
Proprio per questo, se vediamo un animale in difficoltà, da solo, al caldo, dentro una macchina, sarebbe opportuno rintracciare subito il proprietario del veicolo o, in alternativa, chiamare le forze dell’ordine, cercando di fare ombra sul parabrezza o di portare immediatamente dell’acqua all’animale in difficoltà.
Abbandono dei cani in estate: c’è già preoccupazione
L’abbandono dei cani in estate in Italia rappresenta un vero e proprio problema da risolvere. Ecco perché il Ministero della Salute sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione, in modo che possa essere evitato il randagismo. Non è da dimenticare infatti che alcuni animali hanno avuto un padrone, ma si tratta specialmente di cani che sono stati abbandonati. Nel nostro Paese si calcola che ci sia un numero di cani randagi che va dai 500.000 ai 700.000. Si tratta di una cifra enorme e non si tratta di un aumento degli ultimi anni: i cani randagi infatti non sono aumentati, ma spesso questi casi non vengono denunciati.
I nostri connazionali non dovrebbero dimenticare che l’abbandono dei cani può essere considerato un vero e proprio reato. Per fortuna nel corso degli ultimi anni la sensibilità degli Italiani nei confronti della questione sta aumentando e, secondo il sottosegretario alla Salute Cardinale, occorre dare un altro contributo a quella che può essere definita una battaglia culturale.
Non si tratta soltanto di mettere in atto campagne per la sensibilizzazione, ma di portare avanti un processo di collaborazione con le associazioni animaliste, in modo da difendere i diritti degli animali.
Innanzi tutto si dovrebbe cominciare dallo stare più attenti al fatto che i proprietari registrino i loro animali all’anagrafe nazionale degli animali d’affezione. Sono molti infatti coloro che non hanno registrato all’anagrafe il loro animale e questo, secondo Cardinale, rappresenta un lato non insignificante del problema.
Il problema del randagismo necessita di un’azione diretta e forte, che possa indurre gli Italiani a non abbandonare i cani all’approssimarsi dell’estate. D’altronde non dobbiamo dimenticare che i cani non possono essere soltanto i nostri più fedeli amici quando ne abbiamo bisogno.
E’ assurdo pensare che per un periodo di libertà si possa mettere in strada quell’animale che ci ha regalato affetto per tanto tempo. Non si tratta soltanto di una battaglia animalista, ma di un cambiamento nella mentalità che dovrebbe avvenire attraverso delle iniziative che portino a riflettere.
Già lo spot contro l’abbandono degli animali può servire a qualcosa, ma non è detto che sia sufficiente ad eliminare alla radice un problema così grave come quello dell’abbandono dei cani.