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Riciclo creativo, tinture naturale, fai da te. Se potessimo descrivere in tre parole AbilMente, la manifestazione che si svolge dal 20 al 23 febbraio alla Fiera di Vicenza, sarebbero proprio queste. Dall’incredibile numero di visitatori presenti già dal primo giorno, possiamo affermare che ancora una volta l’iniziativa si dimostra un punto di riferimento per il settore della manualità in tutti i suoi ambiti, dall’arredare al decorare, mettendo in campo antiche arti con nuovi materiali, unendo vecchio e nuovo in modo originale e mai scontato. Ecco cosa abbiamo visto per voi fra gli stand di AbilMente.
Tintura al carciofo? Si può
Tra gli atelier presenti alla manifestazione, uno attira subito la nostra attenzione, ovvero quello delle tinture naturali. Voi avreste mai pensato di poter colorare i tessuti con il carciofo o il melograno? Se vi state immaginando pentoloni con strane pozioni poco realizzabili nella vostra cucina, vi state sbagliando: “La nostra è una tecnica antichissima che utilizza l’estrazione di pigmenti naturali dalle piante: indaco, piante di ogni tipo, vaniglia, legno di campeggio, ma anche carciofi e melograni – ci racconta Rosella Cilano dell’Associazione Tintura Naturale Maria Elda Salice – tutto quello che utilizziamo per colorare i tessuti viene trattato in modo diverso in base al tessuto che andremo a tingere”. Lana, seta, lino e cotone ma anche canapa, possono essere colorati con questo processo che rende i colori vivi ma con una marcia in più: rispettano l’ambiente perché, a differenza dei coloranti chimici, fondamentalmente derivati dal petrolio, questi attingono a materie prime naturali e non inquinanti. In cosa consiste praticamente questa tecnica? “La tintura naturale arricchisce anche chi la pratica, si possono estrarre i colori dai vegetali facendo una decozione e in questo modo il colore è già direttamente nell’acqua – spiega Rosella Cilano – Contemporaneamente si lavora sui tessuti, preparandoli ad assorbire il colore mediante dei sali metallici. Si filtra la decozione fatta precedentemente e immergendo al suo interno il tessuto, si colora”. Per chi volesse approfondire l’argomento, l’associazione tiene dei corsi nella sua sede di Milano (via Gallarate 49 – per info 0233000611).
Lampadari di carta di riso e riciclo
Proseguiamo il nostro tour nell’atelier della carta. Qui incontriamo Giovanna, di Aristocarta, un progetto creativo dove vengono creati paralumi in carta di riso, partendo da dei semplici palloncini sopra i quali, con un processo paziente e meticoloso, da veri artigiani, vengono elaborati dei complementi d’arredo che prendono la forma di una ballerina. Non finisce qui: che ne dite di creare delle cornici partendo da del semplice materiale di scarto come il cartone? Rimarrete stupiti dalle infinite possibilità di applicazione di quello che sarebbe potuto finire nella spazzatura. “Ho deciso di utilizzare la carta e il cartone – ci racconta Giovanna – perché sono materiali con i quali ho sempre lavorato e che ho sempre sentito miei. Sono leggeri e il nostro nome vuole proprio indicare la nostra volontà di nobilitarli. Armati di pazienza e di passione tutti possono essere creativi in questo senso, basta aprire la propria mente”.
Gioielli alternativi: bijoux con materiali di scarto
Continuiamo il viaggio nella manualità creativa italiana e non possiamo non fermarci davanti a una delle mostre interne dell’evento: Gioielli Alternativi. Pelle da riciclo, metalli di scarto, pet riciclato e carta diventano le materie prime di bijoux che sono una via di mezzo tra scultura e ornamento, partendo sempre dal vissuto e dallo studio di ogni singolo artista, in questo caso 38 provenienti da ogni parte del mondo, perché quando si tratta di materiali, il limite è davvero solo la fantasia. Tutto curato da Nunzia De Feo, con il sostegno dell’associazione veronese Nurò, di cui è presidentessa, che ci racconta: “Sono partita dai corredi dei mie nonni, da quei pizzi e merletti, poi ho approfondito tutto con i miei studi sulla gioielleria contemporanea, per approdare poi a diverse soluzioni con ottone, rame e ogni tipo di pietra naturale”. La sua passione per l’utilizzo di materiali alternativi viene messa in evidenza dalle sue partecipazioni a fiere nazionali e non, dove porta in giro le sue ricerche e la sua passione per la gioielleria.
Diamo nuova vita ai vostri mobili e ai vostri armadi
Non potevano mancare ad AbilMente dei creativi che dessero nuova vita a vecchi mobili, migliorandoli con varie tecniche. Qui s’inseriscono i corsi dell’art school To-Do. Molto di moda il metodo Shabby, ovvero quel colore che c’è e non c’è, che dà l’idea del mobile antico, dall’aspetto vissuto ma chic, con una tinta a base minerale che gratta, si consuma ma non si spellicola, con basse emissioni e confezione riciclabile (che non guasta mai). Volete dare nuova vita non solo ai mobili ma anche ai vostri vestiti, e perché no alle vostre amate scarpe? Se siete armate di creatività vedrete il vostro armadio prendere nuova vita con glitter e applicazioni di stencil di ogni tipo: qui davvero c’è solo l’imbarazzo della scelta. Se poi siete delle appassionate del riciclo di tessuti di ogni genere, l’arte del patchwork non deve avere segreti per voi: tessuti di scarto, uniti tra loro, possono diventare vestiti, ornamenti, accessori, coperte e qualsiasi cosa il vostro estro ritenga degno di essere creato.