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Ablutofobia, ne hai mai sentito parlare? Cos’è e chi ne soffre

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L’ablutofobia è un disturbo molto invalidante: scopriamo in cosa consiste questa patologia, i suoi sintomi, chi ne soffre e come uscirne. Non è assolutamente da prendere alla leggera e anzi per curarla è bene affidarsi a un professionista.

Ablutofobia: di cosa si tratta
Ablutofobia (Pexels) – Ecoo.it

Purtroppo nella vita ci sono momenti difficili e criticità da affrontare. Tra i tanti problemi con cui ci possiamo scontrare ci sono i disturbi della mente. Anche se non sono tangibili come le malattie fisiche, non vuol dire per questo che non sono altrettanto gravi. Purtroppo in alcuni casi questi arrivano a essere invalidanti, non permettendoci di vivere con serenità la nostra esistenza.

Magari le nostre circostanze di vita sono ottimali, ma la nostra testa è assalita da ansie e paure. Tra i tanti disturbi che ci possono colpire ci sono fobie impattanti che se non curate possono sfociare in serie problematiche.

Tra queste c’è l’ablutofobia, un disturbo fobico non così conosciuto, ma che se colpisce fa vivere fortissimi disagi. Scopriamo di cosa si tratta nel dettaglio.

Ablutofobia, cos’è questo disturbo: è davvero invalidante

C’è chi ha paura degli spazi chiusi, chi dei posti ampi e affollati, chi delle altezze, chi degli insetti. Queste sono solo alcune delle fobie diffuse, tra cui ce n’è una davvero invalidante: si tratta dell’ablutofobia, un disturbo molto pesante. La parola ablutofobia deriva da ablutio, ovvero lavaggio, e da phobos, ovvero paura. Una parola che racchiude l’essenza di questo disturbo.

Avere paura di lavarsi (Pexels)- Ecoo.it

Ma che cos’è quindi l’ablutofobia? Non si tratta altro che della paura di lavarsi. I soggetti che soffrono di questa fobia quando devono lavarsi o farsi il bagno sentono fortissimi disagi: e così, un momento per noi come tanti nelle nostra routine quotidiana diventa un vero e proprio incubo.

Alla base di questa paura c’è il timore che lavandosi si possa essere esposti a delle irritazioni, finendo così per evitare questa azione. Il risultato è una scarsissima igiene personale che mette a rischio la salute e le propria vita relazionale, sia nell’ambito lavorativo che personale.

Perché insorge questa fobia? La ragione è da ricercare nei disturbi d’ansia che si sfogano in forti paure irrazionali. Questa patologia può insorgere anche per un evento traumatico vissuto nel passato, per esempio se si ha avuto un’esperienza scioccante mentre ci si lava. Inoltre può essere trasmessa per via ereditaria o ancora insorgere durante l’infanzia per poi trascinarsi nell’età adulta.

Ablutofobia: i soggetti più colpiti e come uscirne

La paura di lavarsi (Pexels)- Ecoo.it

Tra i soggetti più colpiti dall’ablutofobia ci sono i bambini e gli adolescenti, anche se non mancano anche i casi di adulti che soffrono di questa paura. Sembra che questa fobia insorga più nelle donne che negli uomini e in generale prenda il sopravento nei soggetti più fragili. Purtroppo è un disturbo molto invalidante che può sfociare in dei comportamenti compulsivi ed evitanti nonché in dei rituali per stare alla larga delle situazioni legate alla tanto temuta pulizia.

Come capire se si soffre di questa patologia? Se si prova un fortissimo disagio quando ci si lava, arrivando ad aver anche attacchi di panico e nausea, allora c’è da drizzare le orecchie e non prendere sotto gamba questi campanelli d’allarme. Altri segnali sono una sensazione di soffocamento quando si lava il corpo, ondate di brividi, malessere generale, tristezza, sentimenti di oppressione, confusione, dolore alla testa, pelle d’oca e sudore freddo.

Le conseguenze di questo disturbo sono davvero impattanti, mettendo a rischio la nostra salute – visto che non lavarci ci espone a tantissimi germi – e le nostre relazioni, portando all’isolamento sociale.

Pertanto è fondamentale correre ai ripari affidandosi alle mani di un terapeuta che ci aiuterà a uscire da questo vortice di paura, imparando a gestire i pensieri dettati dalla fobia e ritrovando il nostro centro. In questo modo con l’aiuto di un professionista si potrà dire addio alla paura di lavarsi. Nei casi più gravi, si può in parallelo seguire una terapia farmacologica fatta di antidepressivi e medicinali con cui stoppare il flusso dell’ansia, ritrovando così la propria lucidità.

L’importante è non trascurarsi e chiedere aiuto per uscire da questa sofferenza, dando attenzione alla propria anima e alla propria mente, senza colpevolizzarci per via del fatto che soffriamo di questa patologia. Alla fine non siamo soli: sono tante le persone che sono colpite da fobie. Un aiuto mirato e il prenderci cura di noi stessi sono le chiavi per guarire.

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