L’iniziativa fattorie aperte si svolgerà nel mese di giugno in Abruzzo. In questo modo sarà possibile avvicinare i contadini ed allevatori ai consumatori finali
Purtroppo una delle logiche del supermercato è quella di avere un ruolo di scelta e di mediazione. Anche se la maggior parte delle persone predilige questo tipo di spesa, il risultato finale non può non essere che l’allontanamento del produttore dal consumatore. Con l’aggiunta negativa di una lunga filiera, che oltre a rendere meno trasparente l’origine dei prodotti, aumenta i passaggi dal prodotto al consumo, inquinando maggiormente l’ambiente.
È per questo che un’iniziativa pregevole come quella abruzzese di fattorie aperte va incentivata e soprattutto pubblicizzata. l’Abruzzo è una terra che per chi non vive il centro Italia è ancora parzialmente sconosciuta. Lo testimonia la discrepanza tra il gran numero di bellezze naturalistiche e storiche, e il flusso turistico, che solitamente si riduce ad una piena nei periodi invernali per la settimana bianca. Nonostante ciò, questa terra è anche piena di prelibatezze eno gastronomiche e tipicità del territorio.
Fattorie aperte, come si svolgeranno le giornate
Questo tipo di iniziativa, che coinvolgerà a scelta tutta una serie di produttori enogastronomici, si svolgerà i primi due fine settimana del mese di giugno 2023. Dunque nello specifico il 2, 3 e 4 giugno, ed il 10 e l’11 giugno. Diverse realtà aziendali di piccola entità ospiteranno chi vorrà partecipare all’iniziativa proponendo percorsi degustativi di vino e cibo, la possibilità di fare gite a cavallo ed escursioni. Il tutto nella condivisione di un’idea sostenibile di allevamento ed agricoltura. Una peculiarità di questa iniziativa, è che sono accolte le aziende che hanno un profilo etico di produzione.
Giocare nuovamente immersi nella natura
Oltre che il vantaggio di acquisire una conoscenza intellettuale sul territorio abruzzese, e sui prodotti tipici di questa terra, fattorie aperte conferisce la possibilità ad adulti e bambini di passare delle giornate in contatto stretto con la natura. Purtroppo la maggior parte delle persone che vivono in città dimentica cosa sia affondare le mani in mezzo a un prato oppure fare un giro a cavallo. Purtroppo anche molti bambini non hanno mai visto un animale in libertà che non sia quello domestico. E questa è un’occasione per poter riproporre qualcosa a cui l’uomo è ancestralmente legato, ma di cui spesso non può fruire nella sua vita quotidiana.
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