Abruzzo, orsa Amarena al centro dell’attenzione: è stata nuovamente avvistata, si teme per la salute dei suoi cuccioli
È di nuovo al centro dell’attenzione proprio come tre anni fa, ma questa volta l’opinione pubblica si è ferocemente sollevata contro tutti quei turisti e reporter che, attratti dalla sorprendente confidenzialità dell’animale, le si avvicinerebbero troppo con il rischio di turbare non solo la sua serenità, ma soprattutto quella dei suoi piccoli. L’orsa Amarena, che si aggira nei pressi di Scanno – comune situato nel bel mezzo del Parco Nazionale d’Abruzzo -, è stata nuovamente avvistata con due cuccioli al seguito.
Lo stesso accadde nell’ormai lontano 2020, quando questo esemplare di orso bruno cominciò a vagare lungo le vie dei paesini di Villalago e Bisegna con tanto di cucciolata al seguito (all’epoca, i piccoli erano quattro). Fotografi, appassionati di animali e turisti, sorpresi dall’estrema affabilità dell’orsa, la avvicinarono con fin troppa insistenza al punto tale da arrivare ad effettuare dei veri e propri “agguati” all’orsa mentre, con i suoi cuccioli, tentava di muoversi tra la folla di ammiratori che la braccavano da ogni parte. A distanza di tre anni, la medesima situazione parrebbe essersi ripresentata (con annesse polemiche da parte dei responsabili del Pnalm).
È stata avvistata nei pressi di Scanno a distanza di tre anni dall’ultima volta, in un periodo in cui l’attenzione nei confronti della sua specie, dopo quanto accaduto agli ormai celeberrimi esemplari Jj4 e Mj5, è ai massimi livelli. Questa volta, i cuccioli al seguito dell’amichevole Amarena sarebbero soltanto due. Un numero sufficientemente consistente, tuttavia, per attirare la medesima quantità di turisti, reporter e curiosi che tentano di avvicinare la mamma e i suoi piccoli per osservarli più da vicino.
Un comportamento che i responsabili del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise non hanno mancato di denunciare a gran voce. L’invadenza da parte dei residenti di Scanno e dei paesi limitrofi, proprio come tre anni fa, rischierebbe di turbare la quotidianità, l’esistenza stessa dell’orsa e dei suoi cuccioli, i quali, spaventati dal fracasso e dall’eccessiva attenzione rivolta loro, finirebbero per dare luogo a comportamenti che ne mettono a repentaglio la loro stessa incolumità. Solamente qualche mese fa, un membro della prima cucciolata dell’orsa finiva investito sotto le ruote di un’auto a Castel di Sangro.
Luciano Sammarone, direttore del Pnalm, si è espresso in maniera a dir poco negativa contro tutti quei fotografi e quei turisti che, mossi da un’eccessiva curiosità, finiscono per disturbare l’orsa e i due cuccioli nel loro stesso habitat. Le parole del direttore del parco sono state lapidarie e intransigenti.
Luciano Sammarone, direttore del Parco nazionale d’Abruzzo, si è espresso con termini lapidari in merito alla questione che concerne l’orsa Amarena, la cui tranquillità verrebbe minata ormai quotidianamente dai comportamenti – invadenti e sconsiderati – di turisti e reporter che la braccano da ogni dove.
“L’orsa ha solo bisogno di rispetto e ufficializzare la notizia, diffonderla, autorizza a mandare avanti il tam tam della caccia all’avvistamento” ha sottolineato Sammarone, ribadendo come, tre anni fa, l’esemplare fosse stato letteralmente “assediato e messo all’angolo” dai curiosi. Un comportamento, in sostanza, tutt’altro che positivo per l’incolumità dell’orsa e dei suoi cuccioli.
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