Il branco di elefanti si dirige nella grotta ogni notte. Scopri il motivo di questo assurdo pellegrinaggio: non mancherà di sorprenderti!
Questi immensi mammiferi africani, con le loro zanne imponenti e la lunga proboscide, sono tra gli animali più affascinanti che abbiano mai solcato il pianeta. Sarà per via della mole gigantesca, la quale, ad un primo sguardo, potrebbe farli apparire minacciosi; o per l’infinita dolcezza sprigionata dal loro muso, che ne mitiga la grandezza e li rende estremamente teneri ai nostri occhi.
Sta di fatto che, di fronte al passaggio di un elefante, ciascuno di noi non potrebbe far a meno di bloccarsi e di ammirare, estasiato, la potenza di questa specie. Ma come la mettereste se vi dicessimo che in Africa, al confine tra Uganda e Kenya, c’è un particolare luogo dove potreste contemplare non uno, bensì decine di elefanti che, guidati dal capo branco, si dirigono imperterriti verso la stessa direzione?
Questo fenomeno è stato recentemente osservato nei pressi del monte Elgon, un vulcano ormai spento da secoli. I fianchi della montagna, nello specifico, sono caratterizzati da una serie di grotte, tra cui l’ormai celeberrima Grotta di Kitum. Sarebbe proprio questa la meta che, notte dopo notte, arriva ad attirare decine di elefanti al suo interno. Quando ne apprenderete il motivo, ne siamo certi, non potrete far a meno di rimanere a bocca aperta.
Grotta di Kitum, ogni notte gli elefanti si dirigono al suo interno: il perché di questa stravagante azione
Sono tra le specie più a rischio di questo pianeta, considerando il fatto che, nel corso dell’ultimo decennio, gli elefanti hanno visto una riduzione della loro popolazione di addirittura il 62%. Una percentuale allarmante, la quale, se unita ai rischi collegati alle attività antropiche, dovrebbe davvero farci riflettere in merito alle azioni che potremmo mettere in campo per tentare di salvaguardare questa specie. Tra le cause che mettono maggiormente in pericolo questi giganti della savana, non a caso, vi sono proprio le discariche verso le quali gli esemplari si dirigono in cerca di cibo.
Insomma, la sopravvivenza di questa specie parrebbe essere fortemente minata, salvo rari casi. In determinati contesti del pianeta, infatti, gli elefanti si dimostrano perfettamente in grado di provvedere a se stessi e alle loro esigenze, grazie alla ricchezza della natura che li circonda. Esattamente quanto hanno osservato i ranger in corrispondenza della Grotta di Kitum, alle pendici del monte Elgon. Proprio qui, nella fattispecie, questi animali avrebbero messo in atto un meccanismo a dir poco sorprendente per tutelare la loro specie.
Ogni notte, infatti, decine di elefanti – guidati dal capo branco – sprofondano nelle viscere della grotta alla ricerca di qualcosa che, agli occhi degli osservatori, era a prima vista incomprensibile. I cunicoli della cavità, già frequentati dalla tribù dei Maasai, vengono infatti adoperati come luogo sacro; questo, però, avviene limitatamente alle prime stanze. Nessun essere umano, infatti, ha mai osato avventurarsi nelle profondità di questi passaggi sotterranei.
Gli elefanti invece, sorprendendo letteralmente tutti, si dirigono ogni notte nelle viscere del vulcano Elgon (e per un motivo che, a primo impatto, potrebbe non essere facilmente intuibile). Questi giganti della savana, infatti, sono alla ricerca di qualcosa di fondamentale per il loro sostentamento e la loro sopravvivenza. Ma cosa, più nello specifico?
Gli elefanti si avventurano nella grotta: sono alla ricerca di sale, fondamentale per la loro dieta
Quando, al confine tra Kenya e Uganda, scarseggiano le razioni di acqua e cibo, gli elefanti hanno una sola ed unica possibilità per garantirsi un corretto approvvigionamento di sali minerali (in particolare sodio): recarsi nelle profondità del monte Elgon, passando attraverso la Grotta di Kitum. Le pareti di questa cavità, ricoperte da depositi di sali minerali, sono un vero e proprio toccasana per i grandi mammiferi. Ogni notte, dunque, gli elefanti compiono un vero e proprio pellegrinaggio all’interno della grotta.
Guidati dal loro capo, tali mammiferi si avventurano in quelle stanze in cui la tribù dei Maasai, all’opposto, non ha mai osato addentrarsi. Mediante la proboscide, gli elefanti riescono a fare scorta di sale, fondamentale per la loro dieta e per il loro sostentamento. Ecco spiegato, dunque, il perché di un simile comportamento.