Un fatto di cronaca che arriva dalle porte di Roma e che ha come protagonista un’altra volta un branco di lupi, un predatore che, come dimostrano diverse video testimonianze dei residenti della città, è tornato in grande spolvero.
La popolazione di lupi intorno a Roma sta crescendo. Ne è per esempio dimostrazione un video registrato su Via Tiberina a fine febbraio in cui un esemplare di questo animale selvatico è stato ferito da un’automobile. Un altro avvistamento è quello a Castelnuovo di Porto, zona nord della capitale.
Stavolta però oltre ad essere stati avvisati, i lupi hanno anche portato scompiglio all’interno di un allevamento che è una delle realtà più preziose della Capitale uccidendo quattro animali. L’attacco si è svolto nell’allevamento che si trova nella zona nord-est della Capitale, lungo la Via Salaria appena fuori dai centri abitati.
Nella zona di Montelibretti, lungo Via Salaria, in un’area votata principalmente all’agricoltura con una solida produzione di olio e frutta, si trova un po’ nascosto un luogo che protegge una razza di cavalli diventata proprio di recente patrimonio UNESCO. Si tratta del famoso allevamento dei cavalli lipizzani gestito dal CREA. La particolarità dell’allevamento di cavalli lipizzani di Montelibretti è che tutti gli esemplari di cavallo che si trovano all’interno dell’allevamento e che lì si riproducono sono lipizzani originari proprio della zona di Lipizza. Si tratta quindi di un posto in cui non soltanto, con un po’ di fortuna, è possibile ammirare queste maestose creature che pascolano a pochi metri ma anche di un luogo fondamentale per la conservazione di questa razza di cavalli così importante.
Con il ritorno dei predatori che si stanno in parte riprendendo la campagna romana c’è però un nuovo pericolo per tutti gli allevatori. E lo dimostra purtroppo l’attacco portato da questo branco di lupi proprio nell’allevamento dei cavalli lipizzani di Montelibretti, che è costato la vita a quattro puledri. Un esemplare, la giovane Rubina, di due mesi è stata sbranata dagli animali mentre altri tre giovani sono poi morti in seguito all’attacco del branco.
Anche se gli abitanti della zona di Montelibretti sono ragionevolmente preoccupati del proliferare del lupo, un animale sociale e altamente intelligente che si sta riprendendo il suo spazio in natura, come sottolineato dallo zoologo Marco Antonelli non c’è necessità di creare allarmismi. E il primo comportamento da seguire è proprio quello di evitare di creare delle zone in cui questi animali possono facilmente trovare cibo: che si tratti di cibo per animali o rifiuti. Di certo non si poteva prevedere l’attacco all’allevamento di Montelibretti ma si tratta di un segnale che è arrivato il momento non di dare via libera alla caccia al lupo quanto semplicemente di proteggere gli animali con gli opportuni strumenti tecnologici che già esistono, in primis le recinzioni elettrificate.
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