Davanti a determinati rifiuti molti italiani hanno ancora il dubbio su dove gettarli. Ad esempio l’accendino. A quale contenitore è destinato?
La raccolta differenziata, si sa, è spesso oltre che un onere anche un grattacapo. Che si può accogliere in nome di un aiuto all’ambiente ed all’economia circolare in generale. Tuttavia spesso non ci sono indicazioni chiare, e soprattutto, ogni comune può variare leggermente sia i contenitori per la raccolta che le modalità di ritiro. E questo complica ancora di più la questione. Se ci si trova davanti ad un imballaggio di carta o di plastica è relativamente semplice. si getta della differenziata dedicata. Ma quando si imbatte in oggetti complessi, magari anche con sosotanze dannose, sorge il dubbio. Come ad esempio nel caso dell’accendino.
Anche se vuoto al suo interno rimangono sempre delle tracce di liquido o gas infiammabile. Stesso discorso per le batterie non ricaricabili, intese nel senso di pile. In questo ultimo caso ci sono dei raccoglitori appositi per le batterie, generalmente davanti ai tabaccai o davanti ai cassonetti. Tuttavia non tutti i materiali con liquidi infiammabili hanno contenitori dedicati quando diventano rifiuti.
L’accendino è un oggetto complicato. Alcuni modelli sono ricaricabili, e questo ne consente il riutilizzo senza bisogno di creare altra spazzatura. Ma ad esempio i bic, sono usa e getta. E qui nasce il dilemma. L’accendino è generalmente composto da involucro di plastica, parte superiore in metallo ed interno liquido infiammabile. Più la pietrina per l’accensione. Quindi è un bel problema capire come fare. I più virtuosi potrebbero tentare di separare le varie parti, con accorgimento, e gettarle ognuna nel proprio contenitore. Ma è uno sforzo che non è troppo utile.
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Infatti la destinazione giusta per l’accendino è il contenitore dell’indifferenziata. In modo semplice e rapido. Questo in linea generale. Si ribadisce che ogni comune italiano, ed a maggior ragione in ogni Stato europeo, le regole sono differenti. Per cui quando si viaggia è bene informarsi a dovere, anche in loco. Ad esempio molti prodotti industriali hanno sulle etichette indicazioni precise sullo smaltimento sia delle confezioni che del contenuto. Questo facilita il lavoro dei consumatori finali.
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Il caso dell’accendino è emblematico per chi vuole seguire pedissequamente le regole della raccolta differenziata, ma non è l’unico. Anche chi è molto informato potrebbe avere dei dubbi. Per scongiurarli, si può consultare rapidamente sullo smartphone la pagina dedicata alla raccolta differenziata del comune di riferimento. Lì si trovano tutte le destinazioni divise per tipologia di oggetto. L’elenco generalmente è organizzato in ordine alfabetico crescente.
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