Dopo svariati anni scoprono la causa dei suoi malori: i medici sono allibiti e non credono a quello che hanno visto.
Ci sono voluti più di dieci anni per capire cosa si “nascondesse” all’interno del suo cervello. Tra malori e visite quest’uomo ha trascorso anni interminabili a dover fronteggiare convulsioni e improvvisi svenimenti, poi la sconcertante scoperta che ha lasciato i medici pietrificati.
Tutto quanto è avvenuto in Cina, dove un uomo per oltre un decennio ha cercato di capire da dove provenisse il suo malessere. È stato un susseguirsi di diagnosi sbagliate e cure che non hanno ai risultati sperati, ma poi all’improvviso una tac ha mostrato la terribile verità.
Wang Lei, questo il nome dell’uomo. Il suo calvario è iniziato nel 2007, quando ha accusato i primi sintomi: intorpidimento al fianco sinistro, da lì la corsa agli ospedali, le prime diagnosi, i sintomi che via via diventavano più seri e pesanti. Una corsa contro il tempo per trovare la causa e le possibile cure, ma all’inizio niente riusciva a placare i continui malori.
Il tempo per Wang trascorreva e la rassegnazione diventava l’unica possibilità. Si dovrà aspettare il 2018 per riuscire ad avere una diagnosi certa, ma quello che hanno trovato i dottori non prometteva nulla di buono, per due motivi: non avevano visto mai nulla di simile e perché non sapevano se vi fosse una soluzione per salvare il paziente. Una tac alla testa ha svelato qualcosa di spaventoso, ma i dottori a quel punto erano costretti a rivelare tutto al paziente. Una scoperta che li ha lasciati senza parole come accaduto tempo fa ad un medico che ha salvato un bambino.
L’uomo, come riporta la redazione del Mirror, aveva “ospitato” per anni un parassita Sparganosis nel suo cervello. Davanti alla scoperta sono rimasti pietrificati, questo di solito attacca l’intestino di cani e gatti. La premura era quello di rimuoverlo tempestivamente, ma l’operazione era molto delicata in quanto il parassita si trovava in una zona del cervello non operabile. Inoltre, le dimensioni erano divenute spaventose: 12 centimetri. Wang manifestava: debolezza, svenimenti, convulsioni e malessere generale.
In un primo momento, non si è optato per l’operazione chirurgica l’area era “inaccessibile” e le conseguenze per l’uomo sarebbero potute essere tragiche, ma le altre cure messe in campo non hanno portato a nulla di buono. Poi è arrivato il giorno dell’intervento, la prassi era rischiosa, la tenia continuava a muoversi indisturbata nel suo cervello. La necessità è stata quella di rimuoverla con precisione, perché lasciarne anche una piccolissima parte avrebbe portato alla crescita nuovamente del parassita. Come sia arrivato il parassita lì non si sa, ma il medico ha detto di prestare attenzione ad alcuni cibi, la contaminazione potrebbe essere stata la causa. L’ipotesi è che Wang possa aver consumato carne animale non cotta in maniera opportuna.
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