Accusata dal marito di non pulire, in un VIDEO la “terribile” vendetta

Una donna che veniva accusata dal marito di non pulire casa: la sua vendetta è ora diventata virale in tutto il mondo, grazie ai suoi video.

Si dice che i panni sporchi vadano lavati in casa, facendo riferimento al fatto che se vi sono delle dispute in ambito familiare, queste non dovrebbero uscire dalle pareti domestiche. Una donna ha però deciso di rompere questo schema un po’ troppo maschilista e si è vendicata apertamente del marito, diventando in questo modo una vera e propria star di TikTok, con video ormai virali praticamente in tutto il mondo. Del resto, ci sono modi e modi di dire le cose e in generale quando puliamo casa, di qualcosa possiamo dimenticarci.

Il marito l’ha accusata di non pulire e lei ha reagito in questo modo…

La protagonista di questa incredibile vicenda, che è appunto diventata virale in Rete e che testimonia come ci siano troppi uomini che vivono ancora ancorati a cliché superati fortunatamente dalla storia, si chiama Lindsay Donnelly e in queste ore parlano tutti di lei, per il “coraggio” che ha avuto, nello sfidare appunto questi cliché. Ma cosa è accaduto a questa donna e in che modo ha consumato la sua vendetta nei confronti del marito, che con una sua frase ha provocato la reazione infuriata della moglie?

La donna replica al marito sulle pulizie domestiche (screenshot video) – Ecoo.itQuesta vicenda ha inizio ormai qualche settimana fa, quando il marito della donna l’ha affrontata accusandola, in parole povere, di non fare nulla per tenere pulita casa. Il peggiore degli affronti, un’onta che andava lavata… con un vero e proprio sciopero delle pulizie domestiche. Quello che la signora Donnelly ha appunto architettato a spese del marito, e ovviamente dell’igiene della propria abitazione, caricando poi su TikTok il video che testimonia i risultati di giorni e giorni di disordine domestico.

Lindsay Donnelly ha spiegato di non aver risposto nell’immediato a quello che le ha detto il marito, ma che semplicemente ha deciso di non toccare nulla in casa per un paio di giorni. Nel video, si vede cosa è accaduto all’abitazione della coppia a causa di questa specie di sciopero dalle faccende domestiche che appunto questa donna ha organizzato. I risultati più evidenti sono i giocattoli sul pavimento della sua cucina, oltre ai piatti sporchi nel lavello e sullo scolapiatti.

La vendetta di una moglie: lo sciopero dalle pulizie domestiche e non solo quello

Successivamente, la donna ha mostrato i risultati della sua negligenza forzata nel resto dell’abitazione: ci sono carte su tutto il tavolo della sua sala da pranzo e vestiti sporchi accumulati sopra e non dentro un cesto adibito appunto solitamente a contenere la biancheria sporca. Nel bagno, infine, troviamo vestiti e asciugamani sul pavimento, oltre a una spazzola piena di capelli nel lavandino, accompagnata da una piastra per capelli, una bottiglia di collutorio e altri prodotti per la pelle.

Sembra evidente che in questa abitazione, se non ci fosse la donna, mancherebbero alcune regole base per tenere gli ambienti più puliti, mentre va detto che la sua vendetta non si è limitata allo “sciopero”. Lindsay Donnelly, infatti, ha fatto anche le valigie e se ne è andata per qualche giorno in vacanza con alcune sue amiche, che ovviamente l’hanno sostenuta in questo gesto. Il video della casa in soqquadro è diventato virale ed è stato visto in poco tempo da decine di milioni di utenti, coinvolgendo sia uomini che donne in un dibattito molto ampio.

Nove utenti su dieci concordano con la scelta della donna e sono molti gli uomini che evidenziano come non si comporterebbero mai in quel modo con la loro partner, proprio per evitare di ritrovarsi in situazioni del genere. Il giorno dopo, in un nuovo video, vediamo la donna confrontarsi col marito Brian, che le chiede scusa per l’accaduto e alla fine arriva la tregua. La donna ha infine smentito i tanti commenti su una presunta crisi familiare: nonostante tutto, ha detto, la provocazione del marito non è un buon motivo per divorziare.