Le piante possono essere irrigate anche con l’acqua di scarto del condizionatore. Solo in determinate condizioni. Quali sono quelle ideali.
Nell’era in cui sempre più persone sono attente ad evitare gli sprechi, l’abbondanza di riserva idrica non è più così scontata. Si parla in continuazione di siccità ed in alcuni luoghi e periodi dell’anno è stata proibita l’irrigazione delle piante per risparmiare acqua. Tuttavia ci sono modi per dare da bere alle piante senza utilizzare l’acqua corrente. Oltre alla pioggia, che naturalmente svolge questo compito al posto nostro, si può pensare all’acqua che viene espulsa dal condizionatore. Sostanzialmente è lo scambio tra esterno ed interno.
I condizionatori classici hanno un motore a ventola esterno, che consente lo scambio di aria, utilizzando poi il liquido al suo interno per refrigerare. L’umidità è uno dei fattori che maggiormente contribuisce alla percezione elevata della temperatura, pr cui a volte basta deumidificare la stanza per sentire un senso di sollievo dal caldo. Inoltre l’umidità favorisce la formazione di muffe. Per questo il condizionatore ha bisogno di uno sbocco esterno ed un contenitore in cui raccogliere l’acqua. Può essere usata per innaffiare le piante?
Acqua del condizionatore per le piante, quando utilizzarla
L’acqua di scarico del condizionatore può essere tranquillamente usata per irrigare le piante. Essa, a differenza dell’acqua di rubinetto, è privata dei sali minerali, come nel processo di distillazione dell’acqua. Ma questo non è un male. A differenza di quanto si pensi, le piante non si ‘nutrono’ di acqua, ma di sali minerali e zuccheri naturalmente presenti nel terreno. La funzione dell’acqua è quella di idratare la pianta ed anche di consentire alle sostanze nutritive di sciogliersi e penetrare nel terreno, fino alle radici.
L’acqua del rubinetto è piena di sali minerali, ma spesso sono quelli sbagliati, che non servono alle piante, come ad esempio il calcare. Di conseguenza l’acqua demineralizzata con l’aiuto di un fertilizzante naturale o concime, può aiutare senza dubbio le piante a crescere meglio. Si consiglia un’accortezza. È probabile che molti lettori abbiano le piante nello stesso balcone in cui è installato il motore esterno del condizionatore. Dato che emette aria molto calda, specialmente in estate è bene tenere le piante al riparo dal getto diretto.
Quando non utilizzare l’acqua del condizionatore
Come accennato in precedenza, l’acqua che proviene dallo scarico dell’aria condizionata va bene per innaffiare le piante. Ma non deve essere sporca. Ciò significa che i filtri dell’aria condizionata devono essere putiti periodicamente. Inoltre ci si deve assicurare anche che la tanica di raccolta non sia piena di sporcizia. Gli acari della polvere aiutano lo sviluppo di muffe che possono essere trasmesse alle piante tramite l’acqua ed a causa di questo ammalarsi.