“Acqua è vita, acqua è cibo”, l’agricoltura si fa più sostenibile e abbatte gli sprechi idrici

Il 16 ottobre è stata la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, Assosementi ricorda che, dal 2000, grazie alle TEA, l’agricoltura è diventata più sostenibile.

Agricoltura biologica
Agricoltura biologica (Ecoo.it)

Assosementi, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, che si celebra ogni 16 ottobre, ricorda l’importanza delle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) per migliorare l’agricoltura e per renderla maggiormente sostenibile. Dal 200 ad oggi, infatti, sono stati fatti passi da gigante, in termini di produzione alimentare e in termini di sicurezza alimentare.

Queste tecniche sono essenziali per avere un’agricoltura moderna, efficiente e a ridotto impatto ambientale. Tra l’altro, questi strumenti aiutano nella selezione del tipo di vegetale da coltivare, in base al clima dell’ambiente, in questo modo si può far fronte anche alla crisi climatica e allo stress idrico. L’edizione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2023 aveva il titolo di “L’acqua è vita, l’acqua è cibo”.

Agricoltura più sostenibile, l’importanza delle tecniche moderne per ridurre gli sprechi idrici

Ricercatori controllano qualità della verdura
Ricercatori controllano qualità della verdura (Ecoo.it)

Come riferisce la HFFA Research in una sua ricerca, dal 2000 a oggi sono stati fatti passi da gigante nello studio delle tecniche da applicare nel settore agricolo.

Ad esempio, la scelta mirata di determinate specie vegetali ha permesso di ridurre gli sprechi idrici, facendo risparmiare 50 miliardi di metri cubi di acqua in tutta l’Europa. Il presidente di Assosementi, Eugenio Tassinari, focalizza l’attenzione sull’importanza del risparmio idrico.

Entro il 2050, la popolazione mondiale raggiungerà i 10 miliardi di individui, un’enormità. Per far fronte a questa situazione, che sarebbe da definire come emergenziale, occorre dare disponibilità di acqua dolce a tutti. Ma l’acqua dolce, a causa dei cambiamenti climatici, potrebbe esaurirsi in breve tempo.

Occorre dunque limitarne l’utilizzo, e gli agricoltori hanno il compito di ridurre gli sprechi, attraverso le nuove strumentazioni moderne e grazie alla scienza.

Le nuove sfide dell’agricoltura sostenibile

Ogni settori si deve basare su tecniche innovative, per evitare la perdita di colture e per non impattare troppo sull’ambiente, ma anche per affrontare al meglio le condizioni climatiche. In tutto ciò, le TEA aiuterebbero tutto il comparto agricolo, in modo veloce e sostanziale.

Ad esempio, tra le sperimentazioni recenti, si sono ottenuti pomodori in gradi di accumulare vitamina D, in grado di resistere alla siccità e alle infestazioni.

Oppure, il frumento ha aumentato la sua produzione e oggi è molto più resistente alle malattie fungine, così come il mais, che resiste ai lunghi periodi di siccità, o le barbabietole, resistenti alle principali virosi.

Insomma, coltivare bene e ottenere una buona produzione, oggi, è sempre più difficile, a causa dell’instabilità climatica, ma è una sfida verso la quale l’agricoltura non può sottrarsi.

Essere sostenibili significa anche capire la natura e adattarsi, facendo fronte anche agli inconvenienti. Gli agricoltori devono collaborare in modo stretto con i ricercatori, per trovare soluzioni valide da applicare nell’immediato.

Per prima cosa, bisogna combattere l’agricoltura intensiva, che crea danni enormi, così come l’allevamento intensivo, e su questo l’Europa ha dettato nuove normative.

Inoltre, bisogna obbligatoriamente attuare un piano di risparmio idrico, per dare modo a tutti di poter avere acqua dolce, ma anche per affrontare i periodi di siccità che possono mettere in ginocchio tanti territorio, come abbiamo visto negli ultimi anni.

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