Per avere l’acqua potabile più facilmente da una pianta potrebbe essere messa in atto una soluzione per i Paesi Poveri. Qui si calcola che sono 1,1 miliardi le persone che non hanno un facile accesso all’acqua potabile e la cifra è destinata a crescere. La strategia da usare per risolvere la questione sarebbe quella di ricorrere alla Moringa oleifera, una pianta che produce dei “fagioli” molto utili da questo punto di vista in termini di miglioramento della qualità di vita di numerosi individui in tutto il mondo. Il vantaggio consiste in un impatto ambientale ridottissimo.
Uno studio condotto da Michael Lea, un ricercatore dell’organizzazione canadese Clearinghouse – Low cost Water Treatment Technologies for Developing Countries, ha dimostrato come dai semi della pianta in questione è possibile ottenere agente chiarificante naturale in grado di trattare le acque torbide.
Un rimedio ecocompatibile per riuscire anche a ridurre il rischio di incorrere in delle malattie provocate dal bere acque che presentano scarse condizioni igieniche. Un problema da considerare anche per evitare gli sprechi di acqua molto comuni nei Paesi ricchi. Non si può non notare che spesso i nostri consumi sono insostenibili per la Terra in termini di sostenibilità ambientale.
Un vero esempio di come è possibile sfruttare a nostro vantaggio le risorse naturali all’insegna dell’ecocompatibilità e della sostenibilità ambientale. In ogni caso gli esperti chiariscono che il metodo green per purificare l’acqua può essere usato per l’acqua dei fiumi, dei laghi e delle acque stagnanti. Meno adatto è invece per l’applicazione alle fonti idriche sotterranee.
Come ha spiegato Michael Lea,
la tecnica dei semi della Moringa oleifera può essere un metodo interessante, sostenibile e percorribile per ridurre le malattie idriche e può migliorare la qualità della vita di una gran parte dei poveri.