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Acqua del rubinetto, dovresti sapere se fa male o meno ai reni prima di berla

Bere l’acqua del rubinetto fa male ai reni? Questa domanda ce la siamo posta in tanti, scopriamo quali sono le prove a favore e contro dell’acqua corrente.

Acqua rubinetto non causa calcolosi renale
Acqua del rubinetto (Foto da Unsplash) – Ecoo.it

Cosa vuol dire che l’acqua del rubinetto può far male ai reni? Con questa dicitura si fa riferimento all’insorgenza di calcolosi renale, cioè alla formazione di sassolini in seguito alla precipitazione dei sali minerali contenuti nelle urine, ad esempio calcio, ossalati o fosfati). I calcoli, da espellere attraverso la minzione, possono provocare fortissimi dolori, tanto da essere considerati tra le patologie più dolorose.

Secondo molti bere l’acqua del rubinetto, soprattutto se in presenza di un’alta concentrazione di calcare, può predisporre alla formazione dei suddetti calcoli. A tal proposito, però, è bene dire che i calcoli possono presentarsi in soggetti geneticamente predisposti, oppure in persone che hanno un’alta concentrazione di calcio nel sangue o un’eccessiva escrezione di ossalato nelle urine.

Nell’acqua di rubinetto c’è molto calcare? L’Istituto Superiore di Sanità tranquillizza sui calcoli renali

Generalmente è bene fare rilevamenti sull’acqua del rubinetto, per conoscerne le caratteristiche, la presenza di eventuali residui metallici o, appunto, di calcare. Ma secondo quanto affermato dall’Istituto Superiore di Sanità, anche una concentrazione di calcare cospicua nell'”acqua del sindaco” non è la causa che concorrerebbe maggiormente alla formazione di calcoli renali.

Acqua del rubinetto (Foto da Unsplash) – Ecoo.it

Oltre a questo bisogna tenere presente che non sempre le alternative all’acqua corrente sono valide: nel caso dell’acqua in bottiglia, ad esempio, bisogna conoscere le modalità di conservazione dei contenitori. Di solito, infatti, le bottiglie dell’acqua sono realizzate in PET, un particolare tipo di plastica che, soprattutto se non conservato nel modo giusto, può rilasciare sostanze dannose come antimonio e ftalati.

Attenzione a come l’acqua viene conservata: non sempre quella in plastica è sana

Bottiglie di acqua in plastica (Foto da Unsplash) – Ecoo.it

È per questo che sul collo delle bottiglie di plastica è presente quella che sembra una data di scadenza: in realtà si tratta della data che indica il possibile deperimento del contenitore stesso. In conclusione, dunque, è bene controllare l’acqua che beviamo, di qualsiasi tipo di acqua si tratti. Alcuni vogliono sentirsi più sicuri installando depuratori sui lavandini, ma in generale dire che l’acqua del rubinetto faccia male ai reni è un’affermazione sbagliata.

Martina Di Paolantonio

Laureata in Moda e costume nel 2016, sono appassionata di viaggi, lingue e scrittura. Faccio la copywriter dal 2019 e nel corso degli anni mi sono interessata particolarmente alle questioni di sostenibilità e transizione energetica: vivere una vita green è possibile!

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