L’acqua in tutto il mondo sta finendo: a porre un focus sulla crisi idrica imperante è il World Resources Institute. Scopriamo qual è il quadro previsto nel prossimo futuro, le aree più colpite dal decremento dell’acqua disponibile e le possibili soluzioni per contrastare questa pesante problematica.
Sempre più spesso si parla di emergenza acqua. Negli ultimi mesi la crisi idrica si è intensificata, facendo sentire il suo peso sul globo. Complice di tutto questo è l’instabilità climatica dettata dalle emissioni imperanti, con la conseguente siccità alternata a fenomeni climatici estremi. Per mesi e mesi le piogge sono state fantasma, facendo scattare l’allarme in molte parti del mondo e comportando danni terribili per innumerevoli settori, tra cui l’agricoltura, le cui coltivazioni sono in affanno per via di questo contesto così preoccupante.
Se si sono verificati fenomeni climatici estremi, portando a forti piogge e grandini, questo non è bastato assolutamente a bilanciare gli effetti della siccità, generando ancora più danni: d’altronde questi eventi sono il rovescio della medaglia della mancanza delle perturbazioni, dettati anche loro del riscaldamento globale.
Secondo le proiezioni, la scarsità di acqua dolce rispetto a quella necessaria per soddisfare le esigenze della popolazione globale è destinata a peggiorare nei prossimi anni. Non si tratta quindi di un problema contingente, ma di un qualcosa di più profondo che potrebbe davvero far cadere il Pianeta in una condizione terribile: da quanto riportato sul Washington Post nel 2050 circa un miliardo di individui si troveranno immersi in aree minate da un grande stress dal punto di vista idrico. Questo è il quadro preoccupante dipinto dal World Resources Institute in un recente studio che ha fatto scattare l’allarme.
Il decremento dell’acqua è il risultato generato dalla crisi idrica, fenomeno imperante dei nostri tempi, destinato a peggiorare nel prossimo futuro. Tra meno di 20 anni, molte persone vivranno in zone aride, in forte difficoltà per via della scarsità idrica. Secondo la ricerca recente del World Resources Institute, queste aree sono collocate in Africa e Medio Oriente: qui lo stress idrico – che corrisponde alla domanda di acqua – nei prossimi anni è destinato ad aumentare, portando le popolazioni a lottare per avere questa risorsa vitale.
La crisi idrica peggiorerà nei prossimi anni a causa degli imperanti cambiamenti climatici e della conseguente siccità: secondo i dati questa problematica sta colpendo all’incirca 1,1 milioni di persone a livello mondiale ed è destinata a continuare.
Questo non solo rappresenta una minaccia per la salute, ma anche per molti comparti produttivi, come per esempio quello agricolo, dove la domanda idrica cresce a dismisura a fronte della diminuzione continua delle risorse idriche.
A fronte dell’inasprimento costante della crisi idrica, è necessario scendere in campo per trovare delle soluzioni. L’acqua non può essere data per scontata: una gestione più corretta delle risorse è la via per contenere il quadro globale preoccupante.
Raccogliere l’acqua piovana, iniziative ad hoc come la creazione di piogge artificiali, desalinizzare l’acqua dei mari e stoccare l’acqua per gli usi domestici possono essere delle vie per affrontare la crisi idrica e contenere i suoi immensi danni ambientali e geologici.
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