Avere in casa un acquario con specie diverse è il sogno di tanti, in particolare dei più piccoli. É bene però ricordare che, così come accade per il genere umano, anche in quello animale esistono delle incompatibilità di fondo.
Per tale ragione è necessario seguire una serie di regole, nonché conoscere caratteristiche ed esigenze di ciascun animale. Se, ad esempio, si decidesse di far convivere tartarughe e pesci in uno stesso spazio, il sogno potrebbe realizzarsi o rischierebbe di infrangersi?
É bene ricordare una regola aurea: le tartarughe hanno bisogno di molto nutrimento per soddisfare le proprie esigenze alimentari; qualora non ve ne sia a sufficienza, cercheranno di mangiare qualsiasi cosa vi sia a disposizione, pesci compresi. In linea di massima, quindi, è rischioso far convivere le due specie.
Qualora si desideri avere un acquario con entrambe, si dovrà tener conto di alcune accortezze affinché la convivenza si riveli idilliaca armonia e non assume le tinte fosche della “tragedia”: compatibilità tra specie, dimensioni e condizioni dell’acquario e tipologia del sistema di filtraggio.
Per ciò che concerne la compatibilità tra specie, i pesci dovranno essere di dimensioni adeguate (non troppo piccoli) e in grado di nuotare velocemente, in modo da poter stare alla larga dalla tartaruga in caso di pericolo. È sempre consigliabile fornire loro nascondigli che li proteggano dal rettile acquatico (ad esempio tubi in PVC, decorazioni per acquari, piante dense).
Le specie suggerite dagli esperti sono: i mangiatori di alghe, il pesce neon (o “pesce tetra”), il corydoras paleatus, il pesce zebra (o “danio zebrato”) e il barbo dorato (o “Barbo di Schubert”). Vi sono comunque alcuni tipi di tartarughe, particolarmente carnivore, che in nessun caso devono trovarsi in acquari con pesci: le tartarughe azzannatrici e le tartarughe cartografiche.
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Rispetto alla questione delle dimensioni e delle condizioni dell’acquario, esso deve essere abbastanza grande da consentire alla tartaruga e ai pesci di coesistere (il rettile in questione necessita di un’acqua profonda quanto la lunghezza del carapace). Se troppo piccolo, il rischio è che il filtro non riesca a soddisfare appieno il compito di evitare invasioni batteriche. La temperatura dell’acqua e il livello di pH devono risultare adeguati per soddisfare le esigenze di ambo le specie: si consigliano rispettivamente i valori di 24 °C e 7,5 pH.
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Infine, un acquario ricco di specie viventi richiede un sistema di filtraggio potente: la soluzione migliore è un filtro a cestello (montato all’esterno dell’acquario per non occupare spazio vitale per la convivenza delle diverse specie).
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