Da novembre potremmo dover assistere ad uno stravolgimento della mobilità: prepariamoci a dire addio ai veicoli diesel.
All’orizzonte si intravede una nuova possibilità di cambiamento. La commissione della Corte di Giustizia dovrà prendere una decisione riguardo i veicoli diesel e sulla loro libertà di circolazione. L’allarme arriva direttamente dalla Germania e stando alle ultime dichiarazioni, milioni di automobili rischiano di finire al bando in tutta Europa. Il ministro federale tedesco Volker Wissing ha parlato di 50 milioni di veicoli diesel in tutto il continente (dei quali 4,3 milioni diesel Euro 5 e 3,9 milioni diesel Euro 6 sono in Germania).
Sono in fase di analisi le normative che potrebbero porre uno stop alla libera circolazione dei veicoli alimentati a diesel, ossia il 48,6% delle 105 milioni di auto che circolano in totale. Ma qual è stato il motivo scatenante di questa rivoluzione che intravediamo all’orizzonte?
Auto a diesel: addio da novembre. Gli ultimi aggiornamenti
Uno degli ultimi test introdotti dall’Unione Europea ha puntato a scoprire le reali emissioni dei veicoli Euro 5. Quella che doveva apparire come un’analisi dello stato attuale delle cose, potrebbe comportare un blocco senza precedenti delle auto interessate.
Cresce la preoccupazione generale, special modo in Germania, laddove ha iniziato a sorgere il problema. L’Unione Europea non vuole infierire sulle automotive e ha passato il compito di prendere una decisione alla Corte di Giustizia, la quale al momento sembra volersene lavare le mani. A novembre di quest’anno un verdetto definitivo dovrebbe decidere il futuro di tutti i veicoli con emissioni non a norma.
La Germania è al momento in ricerca di alleati e sta cercando altri omologhi in Europa per costituire un fronte comune. Ha già contattato Salvini, dal quale si aspetta un sostegno in materia. Senza dubbio la Commissione sceglierà di adottare delle soluzioni che favoriscano un’aria pulita e sana, promuovendo un quadro giuridico che sia prevedibile e praticabile. Tuttavia, i tedeschi puntano ad una nuova interpretazione della norma prima di dover dare lo stop alla circolazione di milioni di veicoli. Quale potrà essere il nuovo scenario in caso di divieto di vendita e circolazione? Restiamo in attesa di conoscere l’evoluzione della vicenda.