L’ENEA ha sviluppato un metamateriale innovativo che sfrutta il raffreddamento radiativo passivo. Un fenomeno naturale in cui un corpo rilascia calore sotto forma di radiazione infrarossa per abbassare la propria temperatura. Il principio alla base di questa tecnologia si ispira al processo naturale che avviene durante la notte sulla Terra. Quando la mancanza di luce solare fa sì che il pianeta rilasci calore nello spazio.
Il metamateriale di ENEA riflette la luce solare, impedendo che il calore venga assorbito, e allo stesso tempo emette calore nello spazio attraverso una “finestra atmosferica”, senza riscaldare l’ambiente circostante. Questo processo avviene grazie alla sua composizione, che include un’elevata riflettanza solare e un’alta emissività termica selettiva, che permette al materiale di rimanere più freddo rispetto all’ambiente circostante.
Il materiale sfrutta una frequenza specifica della radiazione infrarossa, tra 8 e 13 micron, che riesce a passare attraverso l’atmosfera senza essere bloccata dai gas atmosferici. Questo consente al calore di essere espulso direttamente nello spazio, abbassando la temperatura senza alcun consumo di energia esterna. Il risultato finale è un abbassamento della temperatura fino a 12°C rispetto all’ambiente esterno.
La realizzazione del metamateriale avviene tramite sputtering, una tecnica che deposita sottili strati di materiali come argento, nitruro di alluminio e krypton. Le potenziali applicazioni di questa tecnologia sono molteplici. Dalla riduzione dei consumi energetici nell’edilizia e nell’industria alimentare alla dissipazione del calore nei dispositivi elettronici e nei tessuti intelligenti. Se ulteriormente perfezionata, questa tecnologia potrebbe diventare una soluzione ecologica e a impatto zero per contrastare il riscaldamento globale, contribuendo significativamente alla sostenibilità ambientale.