Dieci volte più semplice rimuovere le etichette grazie a questo adesivo sostenibile. Un nuovo prodotto per aiutare l’economia circolare.
Quando si parla di economia circolare ci sono due approcci possibili. La teoria pura, nello spiegare il modello e mostrarne le virtuosità, e l’applicazione nella vita quotidiana. Il singolo può fare molto, ma non tutto. La prospettiva maggiormente auspicabile è che questi due approcci inizino a dialogare fra di loro, creando delle strutture funzionali finalizzate al riciclo, e migliorando la coscienza collettiva sul tema.
Una delle problematiche del settore alimentare, e non solo, è il grande impatto ambientale che il packaging, previsto dalle normative per la sicurezza alimentare, si trova a ricoprire al livello mondiale. Se si eliminassero tutte le confezioni, il riciclo senza dubbio sarebbe più semplice e le discariche meno oberate di rifiuti. Negli ultimi anni sta migliorando la sensibilità sul tema, al punto che molti prodotti contengono in etichetta le istruzioni per riciclare gli imballaggi.
Il vetro è senza dubbio più ecologico della plastica, ed anche più semplice da riciclare. Tuttavia una delle difficoltà legate ai contenitori di vetro sono le etichette adesive, la cui colla è difficilmente removibile. Ed allora, per risolvere questo problema, nasce l’adesivo biodegradabile, almeno in buona parte.
Sostanzialmente l’idea di Joseph Keddie, professore dell’Università del Surrey, che ha guidato un team di ricercatori, è stata di mettere a punto un adesivo biodegradabile, che se utilizzato da buona parte della produzione del packaging, può migliorare i processi di riciclaggio dei materiali. Esso presenta due tipologie di vantaggi. La prima è che è biodegradabile, dunque compostabile grazie ai processi naturali di decomposizione, senza la necessità del contributo umano.
Il secondo vantaggio è che non lascia residui di colla sui contenitori o imballaggi, rendendo il riciclo più semplice. L’etichetta inoltre si stacca 10 volte più velocemente e più semplicemente di quelle tradizionali. Il prodotto si chiama water activated paper packing tape – WAT-. È un tipo di colla che compone il nastro adesivo, e si attacca passandoci sopra una spugnetta inumidita con l’acqua. Il tutto nel pieno rispetto della sostenibilità.
Come spiega il professor Joseph Keddie stesso, l’adesivo biodegradabile è possibile grazie ad un additivo chimico chiamato tiolattone, la cui percentuale per ogni prodotto non supera lo 0,25%. Grazie a questo additivo i residui dopo la rimozione dell’adesivo sono praticamente nulli, facilitando i processi di riciclo dei materiali. Esso è stato testato su vetro, plastica, cartone ed alluminio, ottenendo ottimi risultati. Le aziende più attente alla sostenibilità già da parecchio tempo usano il WAT, l’adesivo biodegradabile che fa la differenza.
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