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Aerei, per combattere l’inquinamento si pensa a cambiare rotte

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Agire sui percorsi degli aerei contro l’inquinamento prodotto dagli stessi sembra essere una delle soluzioni contro il surriscaldamento globale e le emissioni di CO2 in eccesso.

inquinamento aerei
Combattere l’inquinamento degli aerei (Pexels) – Ecoo.it

L’inquinamento degli aerei è una delle cause che hanno compromesso quella che è la salute generale del pianeta. Un mezzo alato ha bisogno di svariati ettolitri di carburante da bruciare per fare in modo che i motori funzionino come devono. Ma questo procedimento porta alla produzione ed alla immediata emissione nell’atmosfera di un quantitativo considerevole di anidride carbonica nell’atmosfera, per ogni aereo che si alza in volo. Le statistiche attuali, aggiornate ai dati degli ultimi anni e con i mezzi utilizzati nel corso del periodo recente, confermato di come gli aerei e l’inquinamento da essi prodotto siano responsabili del 2,5% delle emissioni totali in tutto il mondo di CO2.

Aerei inquinamento, il metodo ideato per ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera

Un aereo di linea nel cielo (Foto da Canva) – Ecoo.it

Vuol dire che l’inquinamento prodotto dagli aerei è considerevole. E compiendo un paragone diretto con le auto, la media su quattro ruote gommate riferisce di una produzione di circa 104 grammi di anidride carbonica che ha luogo per ogni chilometro percorso. Questa cifra aumenta di più del doppio per ogni singolo aereo che si staglia in volo. Infatti in questo caso il risultato è di 250 grammi di CO2 prodotti.

Questi risultati si riferiscono a quantitativi di emissioni prodotte, lo ricordiamo, per ogni chilometro percorso. Cosa che ha il suo grosso peso specifico. Per un indice di inquinamento che con gli aerei ma anche per i veicoli da strada si piazza a livelli molto alti, visto e considerato che i viaggi sia nell’uno che nell’altro modo avvengono a milioni tutti i giorni nel mondo, ed a qualsiasi ora.

Gli aerei e le auto inquinano ogni anno di più

Tra l’altro la statistica sull’inquinamento al 2,5% del totale delle emissioni mondiali di CO2 direttamente riconducibile agli aerei sale al 3,5% se vengono presi in considerazione altri aspetti collaterali, più o meno direttamente connessi a questa tipologia di mezzi di trasporto. Ora, c’è un piano allo studio degli esperti che ha come scopo quello di ridurre questi tristi numeri, i quali risultano essere in costante salita sin dal 1990. Più passano gli anni e più la tendenza volge al peggio, con un progressivo aumento di inquinamento prodotto, che peraltro ha dato vita anche di recente a clamorose proteste.

Tra venticinque anni le statistiche potrebbero peggiorare di dieci volte i livelli del 1990. Ed un singolo aereo inquina quanto seicento automobili a combustione classica a benzina o gasolio. Creare dei motori green per gli aerei, come ad esempio un motore elettrico, rappresenta una sfida ad oggi pressoché impossibile da vincere. Però una possibile soluzione a tutto ciò potrebbe essere rappresentata su un possibile cambiamento di quelle che sono le rotte seguite ad oggi.

Anche Bill Gates e Google si stanno dando da fare

Oltre a provare ad accorciare i viaggi ed a fare così impiego di un quantitativo inferiore di carburante, tutto questo potrà ridurre anche la formazione delle scie di condensazione, ben visibili anche sulla terraferma. Queste scie sono il risultato della combustione dei motori di un aereo con l’umidità degli altri strati dell’atmosfera e comportano un effetto collaterale. Infatti la loro presenza assorbe le radiazioni provenienti dal Sole, cosa che provoca un aumento della temperatura e che quindi concorre a creare il surriscaldamento globale.

Google, American Airlines e Breakthrough Energy, una fondazione riconducibile a Bill Gates e che si occupa di preservare il clima, stanno lavorando su un progetto che ha come scopo quello di rendere tutto questo realtà entro il minor tempo possibile. La cosa migliore da fare è prediligere zone a più basso tasso di umidità, proprio per contrastare il sorgere delle famigerate scie.

Cosa hanno svelato le prime prove

Già una settantina di voli sottoposti a questa innovazione nei mesi scorsi hanno fatto registrare dei risultati molto incoraggianti, con un calo di più del 50% della creazione di suddette, malevole scie. Purtroppo non sempre è possibile permettere anche un uso inferiore di carburante, ma in generale il consumo dello stesso in questi voli è stato del +2%. E tale risultato potrebbe migliorare ulteriormente utilizzano degli algoritmi di previsione per creare rotte ottimali mediante l’apporto delle intelligenze artificiali.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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