Già da qualche anno Boeing, una delle principali società al mondo operante nel settore della produzione di aerei, ha mosso i passi verso le energie ecologiche. Gli impegni e gli investimenti profusi da inizio millennio ad oggi stanno conducendo a qualche risultato ecocompatibile piuttosto importante, e la presentazione del neonato Phantom Eye, un aereo a idrogeno, ne è esempio di indiscutibile conferma.
Il Phantom Eye è infatti un drone (un aereo senza pilota) alimentato ad idrogeno, in grado di avere un’autonomia davvero impressionante: il veivolo può infatti volare per 4 giorni, ad una quota di 20 mila metri. Certo è che – come sottolineato da Boeing – attualmente il Phantom Eye avrebbe poche possibilità di utilizzo concreto, considerato che non è armato ed è ben poco “fantasma”, dato che sarebbe visibile ai radar.
Ad ogni modo, ciò che interessa alla nostra attenzione ecologica è soprattutto il ridotto impatto ambientale di tale mezzo, e l’eco-energia in grado di alimentare il Phantom Eye, ottenuta grazie alla presenza di due motori a idrogeno. Tali dispositivi ne garantiscono un livello di inquinamento molto basso, e – come abbiamo avuto modo di sottolineare – un’autonomia di grandissima estensione temporale.
Il mezzo ecologico sarà ora presentato al Dryden Flight Research Center della Nasa entro la fine dell’estate, mentre il primo volo ufficiale avverrà nel corso dell’anno successivo. Auspichiamo quindi che tali tecnologie, oltre che sul fronte aeronautico militare, possano altresì avere delle applicazioni concrete nel breve termine in ambito civile.
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