Il volo Hughes Airwest 706 è stato un aereo civile che si è scontrato con un velivolo del corpo dei Marines statunitensi
Al grande pubblico è nota anche come la collisione aerea delle San Gabriel mountains. Luogo dove è avvenuto il sinistro aviatorio. Si parla spesso di incidenti stradali, e forse si pensa che in aria queste cose non possano accadere. Tuttavia non è esattamente così. Anche se monitorati attentamente da radar e da operatori di volo, può capitare che due aerei entrino in collisione.
Ed a quel punto, data la velocità, e le precarie condizioni di un velivolo in alta quota, le conseguenze, anche se i due aerei si sfiorano solamente, possono essere piuttosto gravi. Come quello che è successo il 6 giugno del 1971 negli Stati Uniti. Ad essere coinvolti nel sinistro sono stati in volo Julio questa 706 e un aereo del corpo dei Marines degli Stati Uniti.
La dinamica del sinistro
Il volo di linea civile, un dc 9, partì da Los Angeles il 6 giugno 1971 poco dopo le ore 18:00. La destinazione era Seattle, con diversi scale intermedi. L’aereo non raggiunse mai la destinazione. Dall’altra parte un F4 Phantom del corpo dei marines degli Stati Uniti stava per atterrare alla base di El toro vicino ad Irvin, in California. Stava per raggiungere la sua destinazione dopo essere partito da una base navale in Nevada. Tutti i membri dell’equipaggio di passeggeri del DC9, il volo civile, morirono nella collisione sulle montagne di San Gabriel. Dell’equipaggio del F4 militare, soltanto l’ufficiale di intercettazione radar riuscì a sopravvivere. Dunque in totale si contano 50 vittime ed un solo sopravvissuto.
Le conseguenze dell’incidente
In conseguenza alla collisione aerea delle San Gabriel mountains avvenuta il 6 giugno del 1971, negli Stati Uniti si iniziarono a imporre nuove regole per i voli militari. In particolare fu ridotto il numero di aerei militari che operano nei corridoi degli aerei civili. Ed inoltre furono imposte maggiori regole sulla comunicazione degli aerei militari. Difatti l’incidente è stato ufficialmente causato dall’assenza di comunicazione tra l’equipaggio militare e quello civile civile e la quasi invisibilità del velivolo militare dai radar.