Immagina la scena: stai facendo una piacevole escursione a ridosso di un fiume quando vedi dei misteriosi scheletri riaffiorare dall’acqua. Come reagiresti? Questo è ciò che è avvenuto presso le rive del Mississippi.
Le alte temperature degli ultimi giorni stanno portando alla secca diversi fiumi italiani. Questi corsi d’acqua sono stati sostituiti da lunghe distese di ciottoli e di sabbia. Il Po, il fiume italiano più lungo e suggestivo, è colui che ha nascosto dentro di sé alcuni oggetti inimmaginabili: ad esempio, nei pressi di Sermide, è stato ritrovato un veicolo militare semicingolato della Germania degli anni ’40. Il mezzo era stato lasciato lì dai nazisti che intenti a scappare per l’arrivo degli americani, avevano preferito disperdersi nella vegetazione a piedi.
Vicino al centro abitato di Guastalla, un altro ritrovamento sensazionale ha fatto esaltare gli esperti di storia: sono stati rinvenuti infatti diversi pezzi di una vecchia imbarcazione veneta chiamata “Ferrante Gonzaga“. Era stata costruita nel 1939 ed era impegnata come mezzo di trasporto sul Po. Nel 2000 però, a causa di una pioggia torrenziale, si staccò dall’ormeggio e si distrusse. Per questo motivo, tutto ciò che abbiamo a disposizione oggi sono i suoi resti smembrati.
Dal Po facciamo un lunghissimo viaggio ed arriviamo in America, più precisamente presso le rive del fiume Mississippi. Immaginate di star facendo una tranquilla escursione con parenti ed amici. Vi piace girare i video e lasciate volare il vostro drone per fare riprese mozzafiato. Notate però che dall’acqua del fiume spuntano delle forme umane non più in vita. È proprio ciò che è successo recentemente a un gruppo di fotografi che si trovava sul posto. Dinnanzi ai loro occhi si sono visti emergere 9 scheletri umani, le cui origini sono avvolte nel mistero.
Secondo le ricostruzioni degli esperti di settore, essi potrebbero appartenere ad esploratori datati nel tempo, i quali hanno naufragato lungo le sponde del Mississippi. Analisti e ricercatori sono tutt’ora a lavoro per comprendere a chi potessero appartenere quei corpi, andando a scavare nel loro DNA.
Abbiamo parlato del Po. Abbiamo parlato del Mississippi. Ora trasferiamoci nella città eterna, andandoci a fare un bagno del “biondo” Tevere. A causa però nell’abbassamento dei livelli delle acque, ora sono visibili i resti del ponte Trionfale, chiamato anche Neroniano, dal nome dell’imperatore che ha ordinato la sua costruzione. L’innalzamento del ponte dovrebbe esser stata dunque fatta tra il 54 ed il 68 d.C. Non si conoscono però né le tempistiche né le modalità per le quali sia stato abbattuto e lasciato giacere nel corso d’acqua che taglia a metà capitale italiana.
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