Con l’agricoltura biologica si mira a produrre alimenti tramite il ricorso a sostanze e processi naturali, sostenibili e sani: in Italia il settore è in forte crescita.
In mezzo a tutto questo parlare di sostenibilità, ad alcuni viene da chiedersi: “come posso fare scelte sostenibili nella vita di tutti i giorni?”, oppure “come posso fare in modo che le mie azioni e le mie necessità abbiano un impatto ridotto sulla salute dell’ambiente?”. Vivere una vita sostenibile passa attraverso numerosi processi: dalla scelta di materiali e prodotti naturali (ad esempio i detergenti naturali e biodegradabili), alle scelte alimentari.
In questo senso scegliere alimenti bio sembra essere la giusta soluzione. Con la dicitura “agricoltura biologica” si fa infatti riferimento a una vera e propria mentalità, più che a un semplice processo produttivo. Col biologico si mira infatti a immettere sul mercato prodotti ottenuti tramite processi di lavorazione sostenibili e sostanze naturali, che dunque impattino meno sull’ambiente in termini di emissioni di gas serra, ma anche di qualità dei prodotti. Emblematica a tal proposito è l’introduzione in Italia della cosiddetta etichetta alimentare sostenibile, che informa il consumatore rispetto alla sostenibilità dell’intera filiera produttiva e distributiva degli alimenti.
In Italia, inoltre, possiamo addirittura vantare l’agricoltura più green d’Europa, perché una media di ben 1 campo su 5 è dedicato a questa modalità di attività produttiva. Nello specifico possiamo vantare una crescita del 7,5% della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) dedicata al biologico, corrispondente a circa 2,3 milioni di ettari, a opera di oltre 82mila produttori che hanno votato al biologico la propria attività.
A confermarlo sono i dati della Coldiretti, che si rivelano in forte crescita rispetto allo scorso anno. In occasione del Salone internazionale del biologico e del naturale (Sana), infatti, l’associazione ha confermato un aumento del fatturato derivante dalla vendita di prodotti biologici del 9%, che si attesta dunque su 5,5 miliardi di euro, distribuiti tra consumi privati e ristorazione. In ambito ristorativo, rispetto al 2022, si è assistito a un aumento del 18% nell’uso e distribuzione di prodotti biologici.
Ma da cosa dipende tutto ciò? Alla diffusione del biologico contribuiscono numerosi fattori, primo tra tutti la volontà di incentivare la distribuzione di prodotti a chilometro zero e ridurre le importazioni dall’estero. Ciò sta comportando la costruzione di filiere biologiche nazionali, che vantano prodotti più sani e sicuri.
Basti pensare che il limite imposto sui residui chimici in Italia è dello 0,6%, mentre per quelli provenienti dall’estero questo valore sale fino al 6,4%. L’attenzione per i prodotti locali è anche confermata da una nuova tendenza sociale: quella di scegliere prodotti agroalimentari tipici come forme di souvenir da riportare dalle vacanze!
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