Sono stati presentati gli ecoincentivi del Fondo Kyoto, volti alla riduzione delle emissioni, ma su questo fronte l’Italia sembra essere ancora in ritardo. A fare il punto sulla questione è l’Agenzia Europea dell’Ambiente, che ha messo in evidenza come il nostro Paese si trova ancora a -4,8% di CO2, non avendo ancora raggiunto i parametri stabiliti dal Protocollo di Kyoto. Il rischio per l’Italia è quello di ritrovarsi a pagare sanzioni piuttosto ingenti. Eppure si è fatto molto, investendo soprattutto sulle energie rinnovabili.
A cura di Gianluca Rini
Ma per l’Italia rimane ancora una sfida aperta, perché c’è ancora molto da fare. Ecco che cosa ha spiegato a questo proposito Edo Ronchi, il presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile: “I dati dei trend in atto indicano quindi una tendenza, almeno nei 3 anni compresi fra il 2009 e il 2011, ad un livello di emissioni dell’Italia in linea con il suo obiettivo per il Protocollo di Kyoto. Non è da escludere che una più consistente riduzione delle emissioni che risultasse dal consuntivo finale del 2011 e un proseguimento della riduzione anche nel 2012, possano consentire di assorbire anche l’aumento del 2008.”
Previsioni ottimistiche quindi, che comunque devono spingere l’Italia a darsi da fare nella lotta all’inquinamento dell’aria. Il punto di forza consisterebbe nel dare spazio allo sviluppo della green economy, in grado di garantire un basso impatto ambientale e di creare nuovi posti di lavoro.
Altro punto fondamentale è quello che riguarda l’energia pulita, un aspetto da non dimenticare nell’ambito del voler contrastare la produzione di emissioni inquinanti.
Tutte le informazioni sui finanziamenti
Sono stati presentati gli ecoincentivi del Fondo Kyoto, che hanno come obiettivo la riduzione delle emissioni di gas serra. Il tutto dovrebbe essere attuato attraverso il finanziamento di progetti green di vario genere. Interventi per il risparmio energetico, impianti per la produzione di energia pulita, ricerca di tecnologie all’avanguardia per lo sfruttamento delle energie rinnovabili, gestione forestale ecosostenibile, interventi industriali per una produzione ad impatto zero: sono questi solo un esempio di ciò che è possibile realizzare con il Fondo Kyoto.
Quest’ultimo è stato istituito dalla legge finanziaria del 2007 per dare un sostegno a tutte quelle iniziative che intendano contribuire all’attuazione dei parametri stabiliti dal Protocollo di Kyoto. Il Ministro dell’Ambiente Clini e il Ministro Passera hanno ripreso in mano la situazione degli ecoincentivi.
I cittadini e le imprese possono richiedere i finanziamenti, presentando una specifica domanda attraverso il format online che è possibile rintracciare sul sito della Cassa depositi e prestiti. Le richieste possono essere fatte dal 4 marzo al 14 luglio.
I finanziamenti verranno concessi per un massimo di 6 anni, ad un tasso agevolato dello 0,5%. Un’ottima opportunità per portare avanti l’idea di uno sviluppo sostenibile che veramente possa definirsi tale, contribuendo in modo concreto alla lotta all’inquinamento ambientale, che mette in serio pericolo il nostro pianeta.
Il Ministro dello Sviluppo Economico ha fatto presente: “L’energia è un tema trasversale che attraversa tutti gli ambiti della vita economica e sociale del Paese e che si può collocare anche nel piano generale del lavoro del governo per la crescita e lo sviluppo dell’Italia.”
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