La storia di Roma è costellata anche di eventi al limite del sovrannaturale e di storie che a loro volta diventano leggende come quella che ha per oggetto il noce maledetto di Nerone
Nerone, imperatore romano figlio di Claudio, nato con il nome completo di Lucio Domizio Enobarbo, e per cui Nerone è solo un soprannome, ha regnato su Roma per 14 anni circa dall’anno 54 all’anno 68. La sua figura è spesso descritta come la figura di un tiranno completamente pazzo ma in realtà molto probabilmente era solo un soggetto affetto da paranoie.
Una vita, quella di Nerone, fatta comunque di comportamenti fuori dagli schemi e sopra le righe sia per i cittadini romani sia per gli imperatori. Il suo nome è spesso legato alle violente persecuzioni contro i cristiani che, secondo la tradizione, avrebbe accusato pubblicamente del famoso incendio che devastò ampie porzioni della città.
Di certo però, soppesando anche le testimonianze di storiografi dell’epoca a lui contrari, tra cui Svetonio e Tacito, emerge comunque una figura di un uomo amante del potere e istigato spesso dalla madre nei comportamenti più truci. Un uomo con una tomba che tanti ritengono trovarsi sulla via Cassia e che invece a quanto pare non è poi così lontana dai luoghi che l’imperatore frequentava.
Dove si trova il noce maledetto di Nerone
La credenza molto diffusa secondo cui la tomba di Nerone si trovi su via Cassia è frutto di un falso storico. In realtà nel mausoleo che si trova lungo la strada consolare è sepolto un proconsole di cui quella tomba è l’unica testimonianza: Publio Vibio Mariano. Perché la tomba di Nerone sorgeva nei pressi di un albero, in un luogo che un tempo era per Roma un gigantesco giardino di pioppi. Un indizio per scoprire dove fosse la vera tomba di Nerone viene proprio dalla parola pioppo che in latino si dice populus.
E infatti la tomba di Nerone si trovava nella zona che adesso è identificata con Piazza del Popolo, in pieno centro a Roma. Prima di partire però per una escursione e cercare il sepolcro dell’imperatore figlio di Claudio devi sapere che la tomba non esiste più nella sua forma originale e soprattutto che le ceneri di Nerone riposano ora da qualche parte sul fondo del Tevere. Ma anche la sola presenza delle sue spoglie mortali è bastata per innescare una delle più grandi costruzioni della storia dell’intera umanità.
Il noce maledetto non c’è più ma la memoria rimane
Perché la tomba che era di Nerone si trovava nel cosiddetto Sepolcro dei Domizi accanto a cui, nel tempo, era cresciuto un albero di noce. Proprio nei pressi del grande giardino di pioppi che si trovava dove ora c’è lo spazio di Piazza del Popolo. Il punto preciso è da rintracciare sotto l’altare maggiore di Santa Maria del Popolo e il motivo per cui si trova lì è dovuto proprio alla credenza popolare che voleva Nerone portatore di sventura anche dopo la morte e che convinse papa Pasquale II a far abbattere il noce, a distruggere la tomba e eliminare le ultime vestigia dell’imperatore, purificando quindi poi il luogo empio con un piccolo altare sacro dedicato alla Madonna. Un luogo che poi nei secoli è diventato scrigno di opere d’arte di valore immenso.