Albero di Natale 2012? Rigorosamente naturale [FOTO]

[aptica-gallery id=”51450″]L’albero di Natale 2012 non può non essere naturale, in quanto il rispetto dell’ambiente è ormai diventato un criterio di fondamentale importanza a cui ubbidire, anche in occasione delle feste natalizie. Scegliere un albero di Natale naturale comporta diverse opzioni, che riguardano soprattutto i materiali utilizzati per la costruzione dell’albero stesso. Più che scegliere i materiali plastici altamente inquinanti, meglio ricorrere a dei materiali naturali, che rendono la nostra una scelta ecosostenibile. Un occhio particolare va anche riservato alle decorazioni: è bene che anch’esse siano green.

Per il Natale 2012 esistono varie iniziative in questo senso. Basti pensare a quella progettata a Canicattini, dove la Pro Loco e il Comune hanno deciso di avviare un progetto per un Natale ecocompatibile.
Lo scopo è quello di costruire un albero di Natale con materiali riciclati e un presepe alternativo, messo a punto attraverso materiali da riusare. Il tutto è in linea con le politiche ambientali portate avanti negli ultimi anni e che hanno puntato sulla raccolta differenziata.
Ma questa non è l’unica iniziativa per un Natale green. Infatti al Museo del Vetro di Piegaro, in provincia di Perugia, il 24 e il 25 novembre si terranno dei laboratori creativi per realizzare degli addobbi che verranno utilizzati per la composizione dell’albero situato nella piazza del Comune. Il tutto con un’attenzione all’ecosostenibilità, che non si discosta dalla creatività.
Ci sono tante idee per realizzare un albero di Natale ecocompatibile. Molte di esse si basano sul ricorso al riciclo creativo. Carta, stoffa, cartoncino: ogni materiale di scarto va bene per realizzare un albero di Natale nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale.
Si possono fare addobbi natalizi in feltro riciclato e le idee sono veramente moltissime, se vogliamo ricorrere agli addobbi natalizi messi a punto con il riciclo. In maniera alternativa c’è anche chi sceglie di fare degli addobbi natalizi con cd riciclati.
Si tratta di idee che ci avvicinano veramente ad un vivere green, che si basa sul rispetto dell’ambiente anche nel nostro quotidiano. Il riciclo creativo per Natale diventa fonte di ispirazione, per riuscire a mettere a punto un albero di Natale ecocompatibile a tutti gli effetti. Non si tratta comunque di una novità di quest’anno, perché già negli anni passati si è fatto ricorso ad iniziative di questo genere, che si sono rivelate molto interessanti.
Il simbolo del Natale per antonomasia è l’abete. Anche in Toscana non può mancare nelle case e deve avere una caratteristica ben precisa: essere naturale. A questo proposito, nel 2010, è stata organizzata anche una specifica conferenza. L’auspicio delle autorità locali toscane era che i cittadini seguissero il buon esempio e scegliessero l’albero autentico, per rispettare l’ambiente e per vivere la festa con maggiore coinvolgimento.
Il Consiglio della Regione Toscana non ha avuto dubbi. Nelle case di ogni cittadino toscano avrebbe dovuto esserci un albero di Natale vero e proveniente dal Casentino: si sarebbe rispettato l’ambiente e si sarebbe mantenuta intatta la magia della festa. Per il Presidente della Commissione Agricoltura, Aldo Manetti, nel 2010 invece è stata più una questione educativa e spirituale, poiché quando si è piccoli si imparano le cose che poi si metteranno in pratica da grandi.
Manetti infatti ha sostenuto come “ci sia una differenza sostanziale, anche dal punto di vista emotivo, nel far trovare ai nostri bambini i regali di Natale sotto un albero, pienamente vitale e proveniente dalla nostra terra. Esso stesso è in sintonia con la natività. La plastica, oltre che nociva, è una finzione che svilisce sia l’amore verso la natura che il senso di religiosità della festa”.
Oltre ad un fattore prettamente percettivo, bisogna dire che la scelta di acquistare un albero naturale comporta dei vantaggi: i dati sostenevano che le coltivazioni di abeti casentinesi tutelassero l’ambiente e la salute, sia in termini di risparmio di emissioni di CO2 che di tenuta del suolo.

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