Avete mai sentito parlare dell’albero di Giuda? Una pianta che va curata come si deve se si vogliono vedere i frutti. Ma non perdiamo altro tempo e scopriamo come fare.
Avete mai sentito parlare dell’albero di Giuda? Si tratta di un albero che ha delle dimensioni di media grandezza. Può arrivare fino a 10 metri e si caratterizza per le sue foglie che hanno un colore rossastro all’inizio, per poi diventare verde inteso. E’ in grado di produrre anche dei bellissimi fiori di colore lilla o rosa. Una pianta davvero particolare, insomma, che va curata come si deve.
Ha anche una certa valenza dal punto di vista storico, visto che pare che proprio sotto questo albero ci sia stato il bacio che ha sancito il tradimento di Giuda a Gesù. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire nel dettaglio come curare questa pianta. Tutto quello che c’è da sapere sulle diverse varietà di questa pianta che può regalare soddisfazioni, a patto che si seguano alcuni consigli.
Esiste il cercis canadensis, che ha origine dal Nord America e si caratterizza per i colori che vanno dal rosa scuro al magenta. Molto bello anche il cercis chinensis, originario della Cina, che è ideale per i giardini piccoli. Infine, c’è il cercis occidentalis, che ha origini negli Stati Uniti Occidentali, e si caratterizza per i suoi fiori di colore rosa brillante.
Ma come si coltiva un albero di Giuda? La cosa migliore è optare per una posizione dove c’è tanto sole, in modo che la pianta possa ricevere luce diretta. Quando si scava la buca per trapiantarla, poi, ricordate che deve giusto un po’ più grande della radice. Ma come fare se, invece, si vuole coltivare in vaso? In questo caso, una volta raccolti i semi, si dovranno posizionare dentro un vaso, oppure un contenitore ampio, per poi aggiungere anche un terriccio, magari un mix di sabbia e torba.
La pianta va posizionata in un luogo dove la temperatura è mite. Non deve essere troppo esposta al vento e patisce moltissimo le gelate. Proprio per questo, dunque, meglio sistemarla in un punto riparato per evitare eventuali danni. In quanto alle innaffiature, questa pianta è molto resistente alla siccità e, quindi, non ha bisogno di chissà quale frequenza.
Le innaffiature, in realtà, vanno aumentato all’inizio, quando la pianta è in fase di crescita. Tenete sempre a mente che il terreno va tenuto sempre umido. Prima di procedere con l’innaffiatura, dunque, testate il terreno e procedete solo se ce n’è la necessità effettiva. In questo modo, eviterete anche ristagni idrici che possono rivelarsi fatali.
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