Un albero secolare, appena proclamato monumentale all’interno dell’area verde campana, è stato vandalizzato con scritte e disegni: vediamo nel dettaglio cosa è successo
Gli alberi monumentali sono quelle piante di grandi dimensioni a cui viene riconosciuto un elevato valore paesaggistico e culturale. Sono circa 22mila gli alberi dichiarati monumentali in Italia e si compongono di querce millenarie e antichi platani. Da 10 anni il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali redige un elenco, aggiornato annualmente, di quegli alberi ritenuti di particolare interesse naturalistico e culturale distribuiti sul territorio del nostro paese.
Le piante monumentali svolgono anche un’importante funzione da un punto di vista ecologico poiché raccolgono al loro interno ecosistemi unici. Le loro caratteristiche sono atipiche e insolite e presentano spesso ampi solchi e rami importanti in fase di decomposizione, rendendoli fondamentali per la biodiversità dell’intero Pianeta. Vengono quindi valutati e considerati per la loro singolarità e individualità che dovrebbe far scaturire una maggior consapevolezza della necessità di salvaguardare e valorizzare questi incredibili esemplari. Ma non sempre è così.
E’ un bellissimo leccio di ben 15 metri ed è uno dei tre alberi secolari, proclamati monumentali, che si trovano all’interno dell’area verde campana. Siamo nel Parco comunale Tortora Brayda a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli e qui i tre lecci avevano appena ottenuto il riconoscimento di “Alberi Monumentali”. La proclamazione li pone sotto tutela ai sensi dell’art. 7 della legge n. 10/2013 e i trasgressori rischiano sanzioni che vanno dai 5mila ai 100mila euro.
La sanzione prevista dalla legge non ha fermato il vandalismo e una mattina, uno dei tre alberi è stato ritrovato imbrattato di vernice spray verde con scritte e disegni, persino sulla targa apposta di fianco che reca le caratteristiche e le motivazioni del riconoscimento. Il tronco ricoperto di vernice verde, che è penetrata nella corteccia, così come il cartello, i muri e la panchina circostanti. Uno scempio, un atto di inciviltà senza giustificazione alcuna che suscita amarezza e dispiacere. L’amministrazione comunale è stata aspramente criticata per non avere chiuso il parco nelle ore notturne a protezione del suo prezioso contenuto.
E’ proprio il caso di dire oltre al danno la beffa, visto che era in arrivo un ingente finanziamento, di circa 5milioni di euro, stanziato per recuperare e riqualificare l’intera zona verde del parco della villa. L’episodio rientra nel triste elenco di ennesimo sfregio della natura, nella totale mancanza di rispetto per la bellezza e l’importanza del patrimonio vegetale del nostro paese. Gli atti di vandalismo, che deturpano e danneggiano, sono sempre da condannare, nell’ottica dell’attenzione e della tutela dell’intero sistema Pianeta.
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