Alien ci ha insegnato che nello spazio nessuno può sentirti urlare ma questa vespa ci racconta che anche nella frutta vige il silenzio
Il mondo naturale vive in un perenne sottile equilibrio in cui ogni creatura ha il suo ruolo e il suo compito specifico. Ma questo equilibrio a volte non contempla nessuna forma di quella che noi esseri umani potremmo definire pietà. Basta per esempio guardare il rapporto tra predatore e preda oppure la facilità con cui i piccoli di qualunque specie vanno incontro alla propria fine prima ancora di essere usciti dalla tana o dal guscio. La natura è fatta quindi anche di realtà e comportamenti che a noi umani sembrano inconcepibili ma che garantiscono invece proprio un perfetto equilibrio.
Tutto ciò che esiste in natura ha un senso e quindi hanno una loro utilità per esempio anche le zanzare che d’estate rendono le notti rumorose e fastidiose come pure sono necessari quegli insetti che a volte rendono molto complicata la vita ai coltivatori. Un rimedio naturale contro almeno un parassita specifico sembra però uscito non tanto da un manuale di giardinaggio quanto dal set di Alien: si tratta infatti di una vespa con un comportamento al limite della fantascienza.
Le pellicole cinematografiche, le serie TV, i libri e l’arte in genere hanno spesso la presunzione di dare forma a creature e universi che non esistono. Eppure più andiamo a guardare a fondo ciò che succede in natura e più facilmente ci rendiamo conto che quella che sembra una idea assolutamente rivoluzionaria e fantascientifica ha già una sua realtà. Nel caso di questa vespa Alien la somiglianza con gli Xenomorfi immaginati da Ridley Scott è sbalorditiva.
Si tratta di una minuscola vespa originaria dell’Asia: la ganaspis brasiliensis. Insetti più piccoli della maggior parte degli insetti parassiti della frutta. La sua forma è quella classica della vespa ma la colorazione del corpo è totalmente nera mentre le zampe sono arancioni. Maschi e femmine posseggono poi una lunga coppia di antenne sulla testa che serve anche a distinguere i due sessi, con i maschi che mostrano antenne molto lunghe. Queste piccolissime vespe hanno sviluppato un meccanismo di riproduzione che viene ora utilizzato anche come antiparassitario naturale per combattere le infestazioni della cosiddetta drosophila Suzukii, un pericolo per le fragole e non solo.
Il motivo per cui è facile accostare la vespa parassita ganaspis brasiliensis agli xenomorfi di Alien è che le femmine depongono le uova in un modo che potrebbe sembrare estremamente maligno ma che è invece proprio ciò che rende queste vespe utili nella lotta alla drosophila. Con le antenne, le femmine infatti cercano dalla superficie dei frutti le vibrazioni prodotte dall’interno dalle piccolissime larve deposte dalle drosophile. Quando la larva viene individuata, la vespa inserisce il proprio pungiglione all’interno del frutto e all’interno della larva, deponendo così un microscopico nuovo. La nuova vespa si ingrandisce e cresce all’interno del corpo della larva ignara e poi la divora dall’interno, fuoriuscendone esattamente come gli Xenomorfi del film di Ridley Scott e lasciando solo un guscio vuoto.
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