Alimentazione, tutto quello che crediamo essere vero invece è sbagliato

Ognuno dice la sua in fatto di alimentazione, eppure che cosa è vero e cosa sbagliato? Probabilmente tutto quello di cui sei convinto è stato smentito già da un gruppo di studiosi.

L’alimentazione è un aspetto cruciale della nostra vita con un impatto diretto sulla nostra salute e benessere psicofisico. Meglio mangiamo più il nostro corpo si manterrà in forma e pieno di energia, consentendoci di vivere in maniera sana ed attiva. Ciò che mangiamo è spesso un riflesso di ciò che siamo e per questo andrebbe posto sempre un occhio di riguardo per capire come cambiare abitudini sbagliate e scelte errate.

Nonostante la sua importanza, l’ambito dell’alimentazione è spesso oggetto di confusione e disinformazione, soprattutto quando le si cerca online. Nel mondo moderno, infatti, le informazioni sono sì facilmente accessibili attraverso il web e i social media, ma spesso ci troviamo di fronte a notizie contrastanti o semplicemente credenze e miti. Recentemente, gli esperti hanno smentito numerosi miti riguardanti l’alimentazione, dimostrando quanto sia fondamentale comprendere la scienza dietro ciò che mettiamo nel nostro piatto.

Alimentazione e miti: vero o sbagliato?

Uno dei miti più comuni riguarda la freschezza dei cibi, in particolare di frutta e verdura. La convinzione comune e radicata è che il fresco sia sempre meglio e quindi da preferire, ma non sempre è così. Verdura surgelata o venduta in scatola hanno una praticità e un risparmio economico spesso maggiore, senza contare gli sprechi di cibo. L’unica dritta è fare attenzione agli zuccheri aggiunti. Un altro mito diffuso riguarda i grassi nella dieta, in quanto alcuni credono che tutti i grassi siano dannosi e che quindi dovrebbero essere eliminati. In realtà, ci sono grassi sani come quelli monoinsaturi e polinsaturi che possono contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache e ictus.

La relazione tra il consumo di frutta e il diabete è un altro punto controverso, alcuni studi suggeriscono, infatti, che una porzione di frutta al giorno, come mirtilli, uva e mele, può aiutare a ridurre il rischio di diabete di tipo 2. È sempre opportuno consultare il proprio medico soprattutto in caso di diabete. Il caffè è sempre stato oggetto di dibattiti e contraddizioni, e mentre alcuni credono che il caffè faccia male, altri pensano esattamente il contrario. Gli studi  hanno dimostrato che un moderato consumo di caffè possa avere effetti benefici, fornendo antiossidanti. Stesso discorso per il latte: meglio vaccino o vegetale? Per il latte il discorso dipende molto dagli ingredienti utilizzati in quello vegetale. Se sono presenti sodio e zuccheri aggiunti è meglio evitare di farne largo uso. Meglio il latte vaccino, ricco naturalmente di calcio e proteine.

Acqua, carne e patate: cosa è meglio scegliere?

La scelta tra acqua naturale e acqua di rubinetto può essere fonte di confusione, ma entrambe le tipologie di acqua sono soggette agli stessi controlli di sicurezza. Ciò rende la differenza principale una mera questione di preferenza personale ed economica. Anche la soia si è spesso ritrovata al centro di numerose critiche. Alcuni studi suggeriscono che alimenti a base di soia possano avere un effetto protettivo contro il cancro al seno, contrariamente alla convinzione comune che la soia possa essere pericolosa a causa degli estrogeni vegetali contenuti in essa. Le patate bianche, spesso messe in discussione a causa del loro alto indice glicemico, sono invece ricche di nutrienti come la vitamina C, il potassio e le fibre, soprattutto se consumate con la buccia. Il consumo di carne rossa, infine, è un tema molto delicato: fa male o no? L’Istituto Superiore di Sanità sottolinea che non esiste evidenza scientifica che la carne rossa non lavorata sia un agente cancerogeno certo, ciò che è giusto dire è che può essere un importante apporto di nutrienti come il ferro e la vitamina B12. Come in tanti altri ambiti, l’importante è che tutti questi alimenti vengano consumati in maniera equilibrata e senza eccessi.