In vista di un’alimentazione sostenibile e sicura è stata varata la legge che stabilisce che le etichette d’origine sono obbligatorie per i prodotti agroalimentari. L’intervento legislativo impone che ogni alimento abbia una specifica etichetta in grado di indicare ai consumatori il luogo di provenienza e le varie tappe seguite dal prodotto in questione lungo la filiera e il processo di produzione. L’obbligo vale sia per i prodotti trasformati che per quelli non trasformati. Inoltre le etichette alimentari devono indicare anche l’eventuale presenza di ogm.
In sostanza maggiori garanzie per la salute di tutti e per poter effettuare scelte ecosostenibili anche nel campo dell’alimentazione. Secondo le ultime stime una vera e propria alimentazione sostenibile è attuabile nel 2050, ma è lunga ancora la via da seguire per arrivare al raggiungimento di questo obiettivo. In questo senso si dovrebbe puntare soprattutto sui prodotti agricoli locali, in modo da evitare un impatto ambientale eccessivo, determinato dalla lunga percorrenza, la quale, a causa delle emissioni, non fa altro che acuire la già complessa questione dell’inquinamento dell’aria.
La legge prende in considerazione anche la possibilità di tutelare i prodotti a denominazione protetta. Particolare attenzione viene posta anche all’ecosostenibilità delle produzioni agricole, in moda da ridurre il più possibile l’uso delle sostanze chimiche impiegate nella fertilizzazione.
D’altronde non va dimenticato che un’alimentazione sana è essenziale per avere un sistema immunitario sano. Cominciamo a badare alla conservazione ambientale per assicurarci un futuro migliore.