La maggior parte degli alimenti hanno una scadenza, o il termine minimo di conservazione. Tuttavia ne esistono alcuni che sono praticamente eterni, uno in particolare.
Da quando la filiera alimentare, dalla produzione al consumo, ha allontanato l’acquirente dalla fase produttiva, i supermercati si sono imposti come strumento di mediazione e luogo di acquisto. La filiera alimentare odierna, prevede che per tutti i prodotti sia presente la data di scadenza o il TMC, termine minimo di conservazione.
Questo è uno degli elementi obbligatori dell’etichettatura, per garantire la sicurezza alimentare. Per quanto riguarda frutta e verdura, non vige questo obbligo, dato che la degradazione dell’alimento è visibile a occhi nudi. In tutti i prodotti confezionati si devono rispettare i termini di legge.
Anche se molte persone le considerano simili, la scadenza ed il termine minimo di conservazione sono due indicazioni in etichetta piuttosto differenti. Il termine minimo di conservazione, è generalmente utilizzato per i prodotti confezionati che rimangono a lungo sui banchi del supermercato. Come ad esempio le scatole di legumi, le conserve, o il sottovuoto. Indicano il momento dal quale l’alimento potrebbe iniziare a degradarsi. È un suggerimento più che un’indicazione netta. Il che significa che se un prodotto che ha una scadenza ad anni di distanza, supera di un paio di giorni il termine minimo di conservazione, potrebbe essere ancora commestibile.
Ovviamente si deve fare cautela nel consumo. Alimenti di questo tipo possono essere la pasta secca, i legumi secchi, i cereali. Che hanno scarsità di acqua e di sostanze organiche al loro interno. Diversa è la scadenza, che indica il termine perentorio oltre il quale è bene non consumare un prodotto, perché potrebbe aver sviluppato batteri nocivi all’essere umano. Si ricorda che sia la scadenza sia il termine minimo di conservazione sono indicazioni relative alla confezione integra. Dopo che un barattolo è stato aperto, va conservato in frigorifero per massimo qualche giorno. Altrimenti potrebbe sviluppare delle muffe.
Senza dubbio legumi secchi e spezie sono tra gli alimenti che hanno una vita molto durevole. Tuttavia esiste un prodotto che è praticamente eterno. Si tratta del miele. Nonostante possa essere inserito il termine minimo di conservazione sulla confezione, il miele non è soggetto a degradazione. Se dopo essere stato aperto, il barattolo non viene adeguatamente chiuso, potrebbe subire delle cristallizzazioni ed assumere un cattivo sapore o un cattivo odore. Il quale, anche se non nocivo, non è consigliabile per il pasto. In questo caso si può convertire l’utilizzo del miele in trattamenti estetici, come ad esempio la composizione di una ceretta naturale per la depilazione.
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